TODAY'S EVENTS (update 07 24)
HAMBURGER KUNST HALLE
REDESIGN FOYER GALEERIE DER GEGENWARTGEGEN
Hamburg, through 05 26
WASHINGTON NATIONAL GALLERY
PARIS 1874
Washington, through 19 01 25
CENTRE POMPIDOU PARIS
SURREALISM
Paris through 13 01 25
PASSARIANO VILLA MANIN
TERZO PARADISO by M. Pistoletto
Passariano, through 31.12.24
VENEZIA BIENNALE D’ARTE 2024
FOREIGNERS EVERY WHERE (a cura Di A.Perosa)
Venezia through 24 12. 2024
HOUGTON HALL
TIME HORIZON by A. GORMLEY
Hougton Hall (Norfolk), through 31 10 24
KUNSTHALLE BERN
BACK TO FUTURE
Basel, trhough 17 10 24
SFMOMA SAN FRANCISCO
CREATIVE GROWTH
San Francisco through 06 10 24
PARIGI
“
La lezione degli impressionisti in forma geometrica: cosě cambiň tutto: FondationVitton celebra il centenario della nascita di
Ellswort Kelly. (…) Dopo un periodo a Parigi, trova casa a Lower Manhattan
vicino a Robert Indiana, Agnes Martin, James Rosenquist, Jasper Jones Robert Rauschemberg Dai primi anni Sessanta la sua carriera inizia a stabilizzarsi, ma lo spirito contemplativoe l’irrucibilitŕdi categorie ne frenano la piena affermazione A renderlo
un ibrido difficile da inquadrare č la sovrapposizione di due o tre tele dagli angoli sagomati,
al confine tra la pittura e la scultura, prassi che trascende la mimesi convenzionale. Emblematico dell’evoluzione su scala ambientale della sua ricerca č
l’allestimento di
Yellow Curve, 1900, spicchio giallo di dimensioni extralarge riproposto in forma di installazione:
un’epifania luminosa innescata dall’intersezione tra il cromatismo timbrico della superfice triangolare adagiata sul pavimento e il whie cube minimalista delle pareti. La curvatura della forma geometrica, oltre ad evocare l’orbita disegnata dal sole, amplifica la permeabilitŕ tra dentro e fuori lo spazio della rappresentazione. IL CORRIERE DELLA SERA 16 12 24
LONDRA
“
la mostra di Enzo Mari a Londra č la prima retrospettiva oltre Manica, ma č soprattutto una traduzione del suo lavoro internazionalizzata per un pubblico globale e messa in relazione con le tendenze contemporanee dell’arte applicata. Del resto
Alessandro Mendini lo descrisse come la coscienza del design. Mari pensava in profonditŕ a ciň che č necessario: se non č necessario, non bisogna farlo. Sono esposti 250 progetti assieme a ad una sezione di tredici designer britannici contemporanei chiamata Grazie Enzo”. IL CORRIERE DELLA SERA 21 07 24
LOS ANGELES COUNTY MUSEUM
ED RUSCHA NOW
Los Angeles , through 06 10 24
GUGGENHEIM NEW YORK
JENNY HOLZER LIGHT LINE
New York through 29 09 24
MOMA NEW YORK
CRAFTING MODERNITY DESIGN IN LATIN AMERICA, 1940-1980
New York, through 22 09 24
MAM SHANGHAI
DAVID HOCKNEY PAIPER TRAILS
Shanghai through 10 9 24
DESIGN MUSEUM LONDON
ENZO MARI
London, through 08 09 24
FONDATION MAEGHT SAINT PAUL DE VANCE
EXTENSION BY S. D’ASCIA
Saint Paul De Vance 2024
CATHEDRALE SAINT MAURICE d’ANGERS
A NOUVEAU GALLERIE, by Kenzo Kuma
Saint Maurice D’angers, 2024
SAMI
ČOARVEMATTA by Snřhetta ( 70°N architecture, JoarNango)
Sami 2024
PASSARIANO
“Ė per me, un’esperienza premonitrice di quella
Formula della Creazione che sono venuto via via scoprendo.
La quale attraverso il disegno del triplo cerchio, mostra come tutti gli elementi differenti stiano nei due cerchi opposti e continuamente si combinino nel cerchio centrale” IL CORRIERE DELLA SERA 31 03 24
“il Terzo Paradiso č la fusione tra il primo e il secondo, Il primo č quello in cui gli esseri umani erano totalmente integrati nella natura. Il secondo č il paradiso artificiale creato dall’intelligenza umana, fino alle dimensioni globali raggiunte oggi con la scienza e la tecnologia. Il Terzo Paradiso č la terza fase dell’umanitŕ. Che si realizza nella connessione equilibrata tra l’artificio e la natura, č il passaggio inedito della civiltŕ planetaria, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza. A tale fine occorre innanzitutto ri-formare i principi e i comportamenti etici che guidano la vita comune.” M.Pistoletto
MILANO
“
La stanza del pensiero č immersa in un blu profondo 60 mq. Il pavimento č un mare increspato. Le pareti – alte quattro metri e mezzo, composte da grandi mezze colonne – formano un rigido (ma sinuoso) sipario che al tatto sembra velluto. Solo la grande sedia centrale č in legno, la big confortablechair. Da qui, con un’immersione nel silenzio e nella profonditŕ del cobalto,
inizia il viaggio che David Linch ha immaginato per il Salone di Milano: una thinking room dove liberare l’immaginazione: un’oasi di pensiero nell’epicentro dell’evento fieristico.(…) Alle paretisi notano uno specchio rotondo e quattro finestre incorniciate da tacche di (finto) avorio bianco e nero. Contengono sospese dentro le nicchie ricavate dal sipario, tre immagini retroilluminate ad altissima definizione – una industria, un quarto di bue, una scena di folla – e un orologio digitale che segna l’ora esatta.(…) Lynch ha precisato che si tratta di una Thinking Room non di una Meditation Room.
Solo il silenzio e i blu.” IL CORRIERE DELLA SERA 31 03 24
NEW YORK
“Thirty-five years after she first set the
Guggenheim’s rotunda ablaze with an
electronic text racing along its spiral ramp, Jenny Holzer is reprising the installation, and turning up the heat.
Light line a career-spanning exhibition, presents a newly updated LED sign which, together with other recent work, illuminates changes in political language and its modes of delivery unimaginable in 1989. Her advice to viewers has remained fixed:
Just read the art. In the newer, non-electronic work in this exhibition, she keeps a
viselike grip on threats to democracy.“Optimism is not my specialty, ” Holzer, 73, freely conceded during a recent conversation at her river-facing Brooklyn studio, where one work after another bore witness to extrajudicial incarceration, “enhanced interrogation” and other governmental malfeasance.
Her motivating question now, she said, is “how to represent lethal conflict” both in the United States and abroad. Yet her tone is imperturbably chipper.” THE NEW YORK TIMES 16 05 20024
BOLOGNA
“
L’architetto Renzo Piano, cui č stata affidata la progettazione, ha presentato cosě l’hospice pediatrico "L’Arca sull’albero", ideato dal suo studio e
finanziato dalla Fondazione Hospice Maria Teresa ChiantoreSerŕgnoliOnlus, con l’obiettivo di assistere e migliorare la qualitŕ della vita di bambini e adolescenti, fino a 18 anni, e delle famiglie. "L’Arca" racchiude quattordici stanze, 8.350 metri quadrati di superficie e uno staff di 50 tra operatori sanitari, socio-sanitari e addetti ai servizi generali. Presenti poi una sala del commiato, uno spazio meditativo e multiconfessionale, oltre all’angolo di arte terapia. Emozionato nel raccontare l’opera, Piano ha citato il
"Barone rampante" di Italo Calvino: "Il barone va a vivere sugli alberi, il sogno di ogni bambino.” IL RESTO DEL CARLINO 15 06 2024
MoMA NEW YORK
RISE IN THE MODERN CITY
New York, through
PRAGUE CENTRUM SOUČASNĖSCO
KAFKAESQUE
Prague, through 22 09 24
GUGGENHEIM VENEZIA
JEAN COCTEAU. LA RIVINCITA DEL GIOCOLIERE
Venezia through 16 09 24
PARIS FONDATION LUIS VITTON
HENRY MATISSE: L’ATELIER ROUGE
Paris through 09 09 24
PARIS LE CENTRE QUATRE#104 PARIS
RECRUTEMENTS
Paris 2024
SUZOU
SUZOU MUSEUM OF CONTEMPORARY ART by BIG
Suzou 2024
CAM LISBOA
CAM by KENZO KUMA
Lisboa 2024
WIESBADEN
REINARD ERNST MUSEUM by FUMIHIKO MAKI
Wiesbaden 2024
KRISTIANSAND
KUNSTILO by MESTRES WĹGE ARQUITECTES E MX_SI ARCHITECTURAL STUDIO
Kristansand 2024
VENEZIA
L’assunto della mostra Cocteau alla Guggenheim di Venezia č, come da sottotitolo, La rivincita del giocoliere, la riabilitazione integrale di una poetica multitasking, di un’espressione giocata, fungibile, mimetica, che patě la severitŕ dei giudizi – da Gide a Breton, da Mauriac figlio (Claude) a Gracq – e che oggi, al contrario,
trova la sua giustificazione in un’idea piů inclusiva e partecipe dei linguaggi e degli stili. La mostra della Guggenheim si propone di rimettere in valore le diverse declinazioni visive, non di rado verbo-visive, del giocoliere di Maisons-Laffitte: una raccolta di pezzi eterocliti che sa di Wunderkammer. Cocteau era troppo bramoso di intercettare i movimenti della vita e dare lustro alla sua intelligenza per riuscire in opere ‘formate’: tutto scivola verso una fantasia generale, indeterminata. Cocteau, le meraviglie della poetica multitasking
Scrisse Cocteau nel 1919 in uno degli articoli per «Paris-Midi»: «Non facciamo mai quello che gli specialisti possono fare meglio. Cerchiamo la nostra specialitŕ. Non disperiamoci se la nostra specialitŕ si delinea piů delicata, piů piccola. Si ritrova in finezza ciň che si č perduto in forza». Sě, ma qual č la sua specialitŕ?
In realtŕ fece tutto ciň che gli specialisti potevano fare meglio, e lo riuně sotto il titolo di ‘poesia’.La poesia, per Cocteau, giustificava ogni sconfinamento, ogni divagazione, una specie di specchietto per le allodole, le varie specialitŕ: teatro, poesia in senso proprio, romanzo, saggio critico, testo autobiografico, cinema, disegno, ceramica, affresco… Giustificava tanto piů il mélange espressivo, la possibilitŕ di coniugare il rappel ŕ l’ordre, la politezza neoclassica, alle conquiste irrinunciabili dell’avanguardia, Erik Satie ai rumori. Lucidava le parole, cinguettava con Dada. Si capisce come quest’estetica sfuggente e disseminativa venga a interpretare le esigenze della scena contemporanea, votata alla fluiditŕ e al miscuglio, singolarmente in linea con il brillante plurilinguismo degli anni venti, decennio – per eccellenza ‘di’ Cocteau – che infatti gode oggi di una rinnovata fortuna. IL MANIFESTO 02 06 24
PARIGI
Atelier Rouge, una sorta di esercizio di autoanalisi che rimanda
alla stagione fauves di Matisse. Il quale ritrae il suo studio di Issy-les-Moulineaux, un sobborgo di Parigi dove si trasferisce nel 1909. Una superficie interamente occupata da fitti strati di colore rosso č interrotta da inciampi visivi: mobili, sculture, un pezzo di terracotta , un piatto di ceramica, oltre a miniature di altri quadri.
Novecento, Parigi, astrazione, dunque: una svolta epocale. Il 1900decreta un nuovo inizio.
Si abbandonano i sentieri giŕ battuti , per esplorare l’altrove. Si rompono i ponti con il doppio canone della verosimiglianza e della bellezza ; contraddicono il senso comune, sovvertono la percezione, non assecondano la rappresentazione dei fenomeni, ma la soppiantano, la rivelano a se stessa.” IL CORRIERE DELLA SERA, 07 04 24
BASILEA
“Metti una
mostra senza titolo e con tanti titoli che cambiano, ma metti una mostra anche
senza curatori, ma solo complici del progetto, una mostra che mostra una moltitudine di capolavori e in piů
senza opere fisse alle pareti (letteralmente vengono spostate ogni due ore) . Infine metti una mostra d’arte contemporanea,
diffusa in ogni spazio (sale, parco, terrazza, anche guardaroba)
con al centro, come simbolica stella polare, una biblioteca. Chiunque si aggiri da queste parti avrŕ la consapevolezza di essere testimone di
uno spartiacque nel senso di rappresentare l’arte nei luoghi dell’arte. Anche se non vuole ammetterlo,
il regista di questo organismo vivente č Sam Keller. Ed č proprio Keller a svelare il senso di questa mostra:
una nuova strada avvicinandosi al processo creativo degli artisti piuttosto che a quello tradizionale delle decisioni istituzionali. L’associazione dei dipinti (parliamo di 30 autori tra i quali Alberto Giacometti,
MaxEnst, Marlene Dumas, KazemirMalevich, PietrMondrian, Pablo Picasso, Mark Rotcho, Andy Wharol) , č in costante divenire.
Anche il titolo della mostra č provvisorio, in questi giorni č The Lateness of the Hour, prima era CloudChronicle, all’apertura Dance with Demons” IL CORRIERE DELLA SERA 30 06 24
PARIS FONDATION LUIS VITTON
ELLSWORTH KELLY FORMES ET COLEURS 1949-2015
Paris through 08 09 24
FONDATION BEYLER BASEL
THE LATENESS OF THE HOUR (by Sam Keller)
Basel, trhrough 11 08 24
PARIS CENTRE POMIPDOU
BRANCUSI
Paris through 01 07 24
BOLOGNA
L’ARCA SULL’ALBERO by R.PIANO
Bologna, opening 06 24
MUSEO POLDI PEZZOLI MILANO
PIERO DELLA FRANCESCA, IL POLITTICO AGOSTINIANO
Milano, through 24.06 24
THE STUDIO MUSEUM IN HARLEM NEW YORK
THE NEW STUDIO MUSEUM IN HARLEM by ADJAYE ASS.
New York 2024
MARANELLO
FERRARI NEW BUILDING by Mario Cucinella
Maranello 2024
RICHARD SERRA
“Ha trasformato la scultura in un'esperienza da attraversare. In spirali e monoliti installati nei musei o negli spazi pubblici del pianeta. Per questo Richard Serra,
morto il 26 marzo nella sua casa di Long Island, a 85 anni, si č guadagnato per sempre un posto nella storia dell'arte.
«Lo spazio č il mio soggetto. Uso l'acciaio per organizzarlo», diceva. E lo ha fatto scandalizzando, spostando ogni volta un po' piů avanti i confini dell'opera d'arte, producendo nuove forme di percezione.
Gli inizi per Serra erano stati in salita anche nella vita. Nato a San Francisco il 2 novembre 1938, figlio di un lavoratore di cantieri navali immigrato dalla Spagna franchista e di un'ebrea originaria di Odessa, fu cresciuto nella paura e nella negazione, ricordava: "A cinque anni chiesi a mia madre: da dove veniamo? Lei mi rispose: prometti di non dirlo a nessuno. Siamo ebrei, per questa ragione ci bruciano vivi".
Il carattere non gli mancava. Spudorato, macho anche, senza compromessi, rifiutň di apporre la bandiera americana su uno dei suoi lavori.
Le sue sculture non dovevano essere viste, ma percepite.
Della stessa generazione di Robert Smithson, che trasformň in esperienza la Land Art, creň come lui spirali non immerse nella natura, perň: solide, concrete, da percorrere passo dopo passo. Ecco allora
la serie TorquedElipse, dove l'acciaio si srotola lungo pareti ondulate, in un cammino a cielo aperto di cui non si conosce l'esito, se non completando il cammino. L'ispirazione proviene dalla forma della chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane di RomaPerché a modo loro anche le spirali di Serra sono cattedrali.
Come The Matter of Time al Guggenheim di Bilbao, dentro il museo di Frank Gehry. Il testamento di Serra č East-West/West-East, i monoliti alla 2001 Odissea nello spazio che svettano verso il cielo, nel deserto del Qatar. Cambiano a ogni ora del giorno, fino al tramonto, quando indicano la fine e l'inizio di tutto”. LA REPUBBLICA 28 02 2024
“
His tilted walls of rusting steel, monumental blocks and other immense and inscrutable forms created environments that had to be walked through, or around, to be fully experienced. Richard Serra, who set out to become a painter (“my first good look at Cézanne.”But it wasn’t until he got to Madrid and
saw Velazquez’s “Las Meninas” at the Prado Museum there that he realized that he could not be a painter) but instead became
one of his era’s greatest sculptors, inventing a monumental environment of immense tilting corridors, ellipses and spirals of steel that gave the medium both a new abstract grandeur and a new physical intimacy, died on Tuesday at his home in Orient, N.Y., on the North Fork of Long Island. He was 85.
This was something new in sculpture; a flowing, circling geometry that had to be moved through and around to be fully experienced. Mr. Serra said his work required a lot of “walking and looking,” or “peripatetic perception.” It was, he said, “viewer centered”: Its meanings were to be arrived at by individual exploration and reflection.These pieces were assembled from giant plates of cold rolled steel made in mills more accustomed to fabricating the hulls of ships. They were so heavy that they required permits to cross bridges and cranes with elaborate rigging to be set in place.
They almost inevitably imparted a frisson of danger, in part because they stood on their own — as did all of Mr. Serra’s work — without benefit of screws, bolts or welds. His leaning pieces relied on their computer-plotted curves and tilts for stability. The flat, upright, slablike elements of some pieces — suggesting both sturdy walls and gravestones — stood because they were rarely less than six inches thick. And when Mr. Serra’s forms expanded into solid cylinders (which he called “rounds”) or near cubes of solid forged steel, they were unquestionably stable, even when stacked one on the other.
Claiming to make “sculpture as sculpture,” he rejected the Minimalists’ use of thin, shiny sheets of metal, pristine ready-made objects and color. Above all, he turned away from its closed forms, preferring a decidedly industrial look of raw steel with nothing hidden.Mr. Serra’s sculpture developed at a ferocious rate in the late 1960s — progress that was possibly aided by his having had no formal training in the medium to unlearn — and he emerged at the forefront of Post-Minimalism. THE NEW YORK TIMES 28 04 2024
PARIGI
“
Le Centre Pompidou, ŕ Paris, présente 140 sculptures de Brancusi l’artiste français d’origine roumaine ainsi que des dessins, photos et documents d’archives qui éclairent sa maničre de travailler.Des śuvres en plus grand nombre, mais avant tout un recours massif aux archives de l’artiste, qui étaient ŕ l’époque inaccessibles, et aussi, une forme de magie. Ou plutôt, grâce auxdites archives, le dévoilement – partiel – des trucs et astuces du magicien Brancusi, ce qui ne fait toutefois rien perdre ŕ l’émerveillement provoqué par ses tours.Ariane Coulondre, la commissaire générale de la présente exposition, et son scénographe Pascal Rodriguez ont aussi respecté l’idée, alors révolutionnaire, de Margit Rowell et de l’architecte Lorenzo Piqueras
consistant ŕ poser la plupart des śuvres sur des estrades trčs basses et approximativement circulaires, qui protčgent les sculptures des visiteurs – car grande est la tentation de les caresser ! –, sans gâcher la vision et en permettant d’en faire le tour. En revanche, ils ont préféré un accrochage thématique ŕ celui chronologique retenu autrefois» .LE MONDE, 29 03 24
L’assunto della mostra (fino al 16 settembre, catalogo Marsilio «Arte», pp. 173, e 40,00) č, come da sottotitolo, La rivincita del giocoliere, la riabilitazione integrale di una poetica multitasking, di un’espressione giocata, fungibile, mimetica, che patě la severitŕ dei giudizi – da Gide a Breton, da Mauriac figlio (Claude) a Gracq – e che oggi, al contrario, trova la sua giustificazione in un’idea piů inclusiva e partecipe dei linguaggi e degli stili.
PALAIS DE TOKIO PARIS
THE CHAMBER OF ECHOES
Paris, through 06 06 24
TATE MODERN LONDON
INFINITE MIRROR ROOMS
London through 28 04 24
MILANO SALONE DEL MOBILE
DAVID LINCH, THE THINKING ROOM
Milano, 16-21 04 24
FONDATION BEYLER BASEL
JEFF WALL (all. Jeff Wall)
Basel, trhrough 20 04 24
MODERN ART MUSEUM SHANGAI
REKINDLE EXPERIMENTAL FUSION OF CONTEMPORARY URBAN ART
Shangai, through 04 02 2024
PALAZZO STROZZI FIRENZE
ANISH KAPOR UNTRUE UNREAL
Firenze through 04 02 24
FONDAZIONE PRADA MILANO
PARAVENTI: FOLDINGS SCREENS FORM 17th to 21 st.CENTURY
Milano, through 22 02 24
MIGUEL MARCELINO
CASAL SALOIO MUSEUM OF RURALITY
Cascais, 2023
MILANO
“
il Museo Poldi Pezzoli si č fatto promotore della ricostruzione ideale di un polittico di Piero della Francesca di cui rimangono quattro tavole principali. A seguito delle vicende collezionistiche otto-novecentesche, i quattro pannelli principali si presentano oggi con cornici diverse, che per questioni conservative non possono essere rimosse:
si č quindi scelto di presentare i dipinti scalati nello spazio, per evocare l’assenza del pannello centrale e dissimulare l’ingombrante presenza di quelle inopportune cornici. In origine Piero aveva cercato di superare i limiti imposti dalla giŕ datata macchina della carpenteria unificando lo spazio abitato dalle quattro nobili e immobili figure di santi attraverso lo sfondo architettonico e con la soppressione delle colonnine che generalmente dividevano gli scomparti nei polittici.Con quel caposaldo della pittura rinascimentale il polittico agostiniano ha comunque in comune l’uso innovativo della pittura a olio, che Piero doveva aver presto cominciato a conoscere lavorando da giovane a Firenze accanto a Domenico Veneziano”. IL MANIFESTO 28 04 2024
MILANO
“Dieci parole,
dieci temi da ricordare della Design Week: “Verde” č il colore cult 2024, dalla nuance mela, al bosco, alla tinta militare, infinite varianti accese o polverose; “Code”,
“Seventies” forme arrotondate, uno stile anni ’70 ; “Hinterland” espansione anche fuori Milano; “Luoghi” eleganti o alternativi, ormai contano quasi come gli oggetti; “Dibattito” i talk sono ormai parte integrande della Design Week; “Sostenibile” sia per materiali riciclabili, sia nella disassemblabilitŕ;”Compleanni” sono stati il leit-motif tra Salone e Fuori Salone; “Fiere” minor numero di espositori non significa meno visitatori; “Triennale” trionfatrice per qualitŕ delle esposizioni”. IL CORRIERE DELLA SERA 21 04 2024
“La stanza del pensiero č immersa in un blu profondo (il RAL 5130). Il pavimento č un mare increspato. Le pareti – alte quattro metri e mezzo composte da grandi mezze colonne – formano un rigido (ma sinuoso) sipario che al tatto sembra velluto (ovviamente). Solo la grande sedia centrale č in legno. Da qui, con un’immersione nel silenzio e nella profonditŕ cobalto, inizia il viaggio che
David Lynch ha immaginato per il Salone del Mobile di Milano: una
Thinking Room dove liberare l’immaginazione. Due stanze oniriche che il maestro del cinema ha disegnato č affidato per la realizzazione al Piccolo Teatro e proposto come
oasi di pensiero nell’epicentro dell’evento fieristico piů importante dell’anno. Un vellutato spazio intermedio accoglie verso un portale: 60mq semibui (la luce filtra dal soffitto in lamiera piegata) blu, dove regna il silenzio. IL CORRIERE DELLA SERA 28 03 2024
MILANO SALONE DEL MOBILE
DAVID LINCH, THE THINKING ROOM
Milano, 16-21 04 24
ZKM KARLSRUHE
MACK AT ZKM
Karlsruhe, through 14 04 2024
FONDATION BEYLER BASEL
JEFF WALL (all. Jeff Wall)
Basel, through 20 04 2024
FONDATION CARTIER PARIS
BIJOY JAIN STUDIO MUMBAI
Paris, through 04 2024
ZKM CENTER OF ART AND MEDIA KARLSRUHE
MACK IM ZKM
Karlsruhe, through 07 04 2024
ÁLVARO SIZA
ENLARGMENT OF MUSEUM SERRALVES
Porto, 03 2024
BERGGRUPEN INSTITUTE EUROPA TRE OCI VENEZIA
REFURBISHEMEN by M. De Maria
Venice, 03 24
FONDAZIONE PRADA MILANO
PARAVENTI: FOLDINGS SCREENS FORM 17th to 21 st.CENTURY
Milano, through 22 02 24
VENEZIA
“Ora che la mostra internazionale, alla sua sessantesima edizione, č stata decolonizzata. Ora che risulta chiaro come il mondo che conoscevamo prima – con l’Occidente al centro – sia piů occupato a fare la guerra che l’arte. E che la scena, anzi le pareti dell’Arsenale e dei Giardini, sono tutte per il mondo che aqbbiamo ignorato per quasi 130 anni, da quando la Biennale stessa č nata. Ovvero il Sud globale , gli ex paesi in via di sviluppo, le comunitŕ native, gli indigeni i queer, gli outsider che Adriano Perosa č andato a scovare dividendoli in un Nucleo storico e in un Nucleo contemporaneo. La Biennale piů multiculturale e diversa di sempre.” LA REPUBBLICA, 17 04 2024
“Avrebbe potuto omaggiare i settecento anni della morte di Marco Polo, ha preferito, con Adriano Perosa guardare alle civiltŕ latino-americane ed ex-terzomondiste per riscattarle da cono d’ombra in cui sono finite ottenendo come riconoscimento la prima visita di un Papa (argentino).
Si apprezzano piů che per i valori estetici, per l’impegno al globalismo finanziario. Con 88 padiglioni nazionali, e il Padiglione Centrale, nucleo storico e Arsenale, nucleo contemporaneo, il titolo č tratto da opere del collettivo Claire Fontaine nato a Parigi e con sede a Palermo”. IL CORRIERE DELLA SERA 14 04 2024
L’estetica del rovesciamento, dell’intrusione dell’altro, a cominciare dalla facciata del padiglione centrale reinventata dalle cosmologie leggendarie e sgargianti dei brasilaniMahku,
riporta in auge la pittura. I linguaggi si intrecciano decretandone una supremazia perduta, insieme alla fisicitŕ delle sapienza antiche, prima di tutte quella del ricamo (la via era giŕ stata percorsa da Cecilia Alemani). Il rischio di questo itinerario concettuale:
parlare di nord e sud del mondo non restituisce la realtŕ di una cartografia politica ben piů complessa e non porre in dialogo il soggetto differente per ribadire l’asimmetria del potere che ha fin qui guidato le filosofie dominanti puň significare isolarlo una volta ancora. O peggio, offrirlo in pasto all’omologazione.” IL MANIFESTO 21 04 2024
“
I Leoni d’oro e di argento di ForeignersEverywhere premiano il mondo piů lontano da noi, l’ Oceania, quella che il critico inglese Robert Hughes aveva chiamato
la riva fatale. Il collettivo neozelandese di artisti queer espone all’ingresso dell’Arsenale una struttura metallica che rimanda ai tessuti maori.
Il padiglione dell’Australia, Kith and Kin (amici e parenti, ndr) tratta di un inventario di migliaia di nomi di antenati tra quelli vissuti nei 65 mila anni precedenti alla scoperta dell’Australia. Si parte dalla generazione dello stesso artista Archie Moore e si ritorna akke culture kamilaroi e bigambul. In un fossato galleggiano documenti redatti dallo Stato che riflettono alti tassi di carcerazione delle persone delle Prime Nazioni” IL CORRIERE DELLA SERA 21 04 24
“
Cette exposition est une provocation a déclaré Adriano Perosa. En quoi?
Parce qu’il procčde ŕ un renversement entre le différentes parties du monde.(…) Lŕ oů avait le main, le Commisaire a voule agir sur le passé et sur le présent.
Il s’est engagé dans un entreprise difficile, vouée ŕ demeurer incomplčte et contestable: montrer une histoire de la peinture moderne – la sculpture et ŕ peine traitée – dont l’Occident est exclu. L’effet positive de cette décision est que l’on n’avait jamais vu ŕ Venise autant d’inconnues et d’inconnus.
La partie pris du commissaire avoue lŕ sa faiblesse: le critčre de la nationalité ou de l’origine, pas plus que celui de genre ne garantit la qualité artistique.Si il y a d’excellences ouvres dans le partie rétrospective et de révélations, il y en aussi des moins convaincantes et męme, dans la section des émigrés italiens, d’assez épouvantable. Le processus étant le męme pour le vivants, les effets son semblables » LE MONDE 21 04 2024
FONDAZIONE PRADA MILANO
PINO PASCALI
Milano, through 23 09 2024
NATIONAL HOLOCAUST MUSEUM AMSTERDAM
REFURNISHMENT BY OFFICE WINOF
Amsterdam since 11 03 2024
MUSEO ORSAMICHELE FIRENZE
NEW DISPLAY
Firenze, since 15 03 2024
SPAZIO OMOS MILANO
GIULIO ALVINI, Č TUTTA UNA PERFOMANCE
Milano, through 22 04 2024
TANIA BONAKDAR GALLERY
KIMSOOJA: METAPAINTING
New York, through 24 06 2024
MoMA NEW YORK
CRAFTING MODERNITY DESIGN IN LATIN AMERICA, 1940-1980
New York, through 22 09 24
VENEZIA BIENNALE D’ARTE 2024
FOREIGNERS EVERY WHERE (A.Perosa)
Venezia 20 04 - 24 12. 2024
MUSEO POLDI PEZZOLI MILANO
PIERO DELLA FRANCESCA, IL POLITTICO AGOSTINIANO (M.BrűggenIsraël)
Milano, through 24.06 2024
AMSTERDAM
“non č uno sei soliti luoghi che documentano la resistenza olandese,
bensě per la prima volta ripercorre la storia completa della Shoa nei Peesi Bassi” JEWISH TELEGRAPH AGENCY 11 03 2024
“On a lively avenue in Amsterdam Oost, one of the city’s hippest neighbourhoods, stand two buildings which staged one of the great escapes of the Second World War. On one side of the street is a former teacher training college. On the other side is an old theatre, the HollandscheSchouwburg.
In 1942, Amsterdam’s Nazi rulers turned the HollandscheSchouwburg into a deportation centre, where Amsterdam’s Jewish families were rounded up and processed, like animals en route to the slaughterhouse. Forty-six thousand people passed through here, on their way to the concentration camps, where almost all of them were murdered. Yet mercifully, some 600 children escaped, through that teacher training college across the road.For the Nazis, accommodating fractious children in a crudely converted theatre was an administrative headache, so they housed the youngest in a creche over the road. This creche shared a courtyard with that teacher training college.
Thanks to Walter Süskind, a German Jew who worked at the theatre, and the gentile staff and students at the training college, hundreds of Jewish children were spirited away, from the theatre to the creche and then into the college, down a hidden alleyway and off to safe houses in Amsterdam and beyond.For their parents, trapped in the theatre, it was a heartbreaking decision – to put their trust in Süskind, to hand over their children to his unfamiliar comrades, not knowing if they’d be safe, or if they’d ever see them again
The opening of the Netherlands’ National Holocaust Museum is the first of many events throughout this year throughout the country marking the 80th anniversary of Dutch liberation from the Nazis by British and Allied forces).It’s a sunny afternoon in Amsterdam and the National Holocaust Museum is full of visitors. Outside, people of all ages are queuing to get in.
The frontage of this building has changed beyond all recognition, but the deportation centre across the road still looks much the same as it would have done in Anne Frank’s day. It even bears the original title, HollandscheSchouwburg, in big bold letters above the door. Inside is a newer inscription, which Anne Frank didn’t live to see. It’s a quotation from If This is a Man by Auschwitz survivor Primo Levi: ‘It happened, therefore it can happen again; this is the essence of what we have to say.’”. THE TELEGRAPH 19 03 2024
FIRENZE
“Questo sarebbe stato il consiglio di Andrea Sacchi dopo aver visto il primo modello della Cattedra nell’abside di San Pietro: l’altare doveva essere visto giŕ dall’ingresso della basilica, non solo dall’area presbiteriale, e Gian Lorenzo ripensň completamente l’invenzione per tenere conto
del «punto di sua veduta».Lungo tutta la storia dell’arte occidentale questo tema ha spesso avuto un grande peso: č ben noto che la critica ritiene che giŕ le sculture tardo duecentesche di Arnolfo di Cambio siano state realizzate calcolando persino le correzioni ottiche a cui sarebbero state sottoposte. E se l’opera in questione č musealizzata? Le pale d’altare che, soprattutto in epoca napoleonica, vennero rimosse dalle chiese per essere portate al Louvre, o alla Pinacoteca di Brera, furono esposte senza rispettare quelle che erano le altezze, e piů in generale le condizioni in cui si trovavano originariamente, anche perché l’obiettivo era proprio quello di assicurarne una maggiore leggibilitŕ e fruizione a un pubblico che fosse il piů ampio possibile.E anche oggi le mostre sono spesso l’occasione per vedere meglio dipinti che generalmente in chiesa non si possono osservare altrettanto bene.
Da poche settimane ha riaperto il museo di Orsanmichele a Firenze, magnificamente riallestito dopo oltre un anno di lavori.
Le preziose statue in bronzo di Ghiberti, Donatello, Verrocchio e Giambologna originariamente all’esterno, nelle nicchie del pianterreno, dove sono state sostituite da repliche.
La novitŕ č proprio nel punto di vista: ora sono state sollevate su dei basamenti e collocate contro pareti bianche per restituire quasi per intero quella che era la percezione delle opere in origine”.IL MANIFESTO, 07 04 2024
GALLERIA CONTINUA SAN GIMIGNANO
“IN CERCHI”, ALICJA KWADE
San Gemignano, through 14 01 24
GUGGENHEIM NEW YORK
JENNY HOLZER
New York open 17 05 24
MoMA NEW YORK
LIFE CYCLES
THE MATERIALS OF CONTEMPORARY DESIGN
New York through 07 07 24
MORI ART MUSEUM TOKJO
OUR ECOLOGY: TOWARD A PLANETARY LIVING
Tokjo, through 31 03 2024
MoMA NEW YORK
ED RUSCHA, NOW THEN
New York through 13 01 24
CENTRE POMIDOU PARIS
CAPITAL IMAGE
NOUVELLES TECHNOLOGIES ET ECONOMIES DE LA PHOTOGRAPHIE
Paris, through 26 02 24
THE NATIONAL LIBRARY OF ISRAEL
A NEW HOME by HERZOG&DE MEURON
Jerusalem, upcoming 10 2023
THE NATIONAL LIBRARY OF ISRAEL
A NEW HOME by HERZOG&DE MEURON
Jerusalem, upcoming 10 2023
ZKM CENTER OF ART AND MEDIA KARLSRUHE
MACK IM ZKM
Karlsruhe, through 07 04 2024
JERUSALEM
“
In Israele — come in altri paesi — ci sono sempre stati tentativi da parte dei politici di impadronirsi della cultura e dell’arte, ma sembra che questo gesto non sia mai stato fatto in Israele in modo cosě palese, cosě predatorio. Vendetta č il nome del gioco, lo si puň percepire nei vari fronti dell’attuale sovvertimento dello Stato, e in modo particolarmente esplicito nella lotta per il controllo della biblioteca. Si puň anche sentire il segreto bisogno di una vendetta strana e perversa su coloro — su di noi — per i quali
la Biblioteca Nazionale di Israele era una sorta di casa; ché gli scritti che la riempiono sono, ai nostri occhi, il fondamento della nostra esistenza, nulla di meno. Persone di destra e di sinistra, affamate e assetate di sapere, figli di poveri da cui verrŕ l’insegnamento, accademiche e autodidatti, studenti rabbinici, scrittrici e poeti in boccio, giornaliste e storici — la biblioteca č il luogo dove siamo tutti privilegiati allo stesso modo: tutti possiamo toccare le radici della nostra memoria e identitŕ come individui, come popolo.Un milione e mezzo di studenti sentono in continuazione messaggi contro la violenza. Ora la osservano e vedono cosa sta facendo, e come lo sta facendo.” LA REPUBBLICA 02 03 2023
“Under the shadow of
the atrocities of October 7 and the Iron Swords War,
the National Library of Israel (NLI) has made the decision to open its new home to readers and researchers as of Sunday, Oct. 29, 2023. Limited library services will be available (detailed below), and the building will be open in accordance with Homefront Command regulations. (…)
The new National Library of Israel building was designed by world-renowned Swiss architecture studio Herzog & de Meuron”. JERUSALEM / JNS October 27, 2023
LUGANO
“
Bianco. Nero. Č un’alternanza di campi visivi grafici netti. Accoglie ingranaggi e tessiture nei colori dell’iride. Ed ecco manifestarsi cosě, isolate e sospese in questi spazi, come pagine di un libro da sfogliare, le esplosioni cromatiche di due alfieri dell’arte italiana del Novecento, Giacomo Balla (Torino 1871–Roma 1958) e Piero Dorazio (Roma, 1927–Perugia, 2005). Nella mostra appena svelata a Lugano, dalla Collezione Olgiati, Mario Botta interpreta con grande maestria, attraverso questa scansione ritmica, l’allestimento di
Balla ’12 – Dorazio ’60. Dove la luce. La qualitŕ del sistema espositivo da lui congegnato, invita a cogliere le convergenze parallele tra le opere di autori distanti, nel tempo e nello spazio, tra futurismo e astrazione (…) Lo sviluppo della mostra č distillato dalla curatela di
Gabriella Belli, che torna a lavorare fianco a fianco di
MarioBotta, dopo l’avventura condivisa della nascita del Mart di Rovereto. Potrebbe sembrare un dettaglio, ma in realtŕ č un aspetto centrale nel rendere unica una mostra, quella di mettere in dialogo personalitŕ legate a doppio filo da un’amicizia di lungo corso, come accade agli attori in scena:
curatrice, architetto e collezionisti.” LA REPUBBLICA 30 10 2023
SAN GIMIGNANO
“Nella mostra
“In Cerchi”, Alicja Kwade rappresenta il circolo vizioso e senza soluzione nella storia del genere umano. «LesSiégesdesMondes e L’ordre sono
un modo ironico e sarcastico per dire che l’essere umano, seduto sul mondo ha presunzione di poterlo controllare, quando invece, le nostre capacitŕ sono limitate e dipendono dalle leggi fisiche e biologiche del pianeta in cui viviamo». IL CORRIERE DELLA SERA 15 10 2023
MILANO
“
Il paravento, ambiguo per eccellenza, č l’unico manufatto in grado di tenere insieme l’imperatore Muzung della dinastia Ming e David Hokney, Yves Klein e Marlen Dumas, i pionieri dell’estetica queer, Francis Bacon. (…)
Per i l sublime paradosso che racchiude tra le sue pieghe, suscita una serie di domande: pittura o scultura? Arte o complemento di arredo? Strumento di contemplazione o di separazione? Quinta dietro cui nascondersi o sipario da cui rivelarsi?” IL CORRIERE DELLA SERA, 22 10 23
MASIL LUGANO
BALLA 12’ D’ORAZIO ’60 (all. M. Botta)
Lugano through 14 01 2024
CITĖ DE l’ARCHITECTURE ET DU PATRIMOINE PARIS
LE PARIS DE GUSTAVE EIFFEL
Paris through 09 01 2024
PARVIS EIFFEL, PARIS
HOMAGE Á GUSTAVE HEIFFEL
Paris through 27 12 2023
MORI ART MUSEUM TOKYO
WORLD CLASSROOM: CONTEMPORARY ART THROUGH SCHOOL SUBJECTS
Tokyo, through 24 09 2023
PALAIS GARNIER- OPĖRA PARIS
RETOUR A LA CAVERNE INSTALLATION SU LA FAÇADE by JR
Paris, through 25 09 2023
MUSEO REINA SOFIA MADRID
< GARDEN OF MIXTURES: ATTEMPTS TO MAKE PLACE, 1995 -… >ALEJANDRA RIERA
Madridthrough 05 09 2023
PEDRÓGĂO GRANDE
MEMORIAL ŔS VÍTIMAS DOS INCĘNDIOS by E. SOUTO DE MURA
Pedrógăo Grande since June 2023
INSTANBUL
“En décembre 2004 ouvrait le premier musée d’art moderne d’Istanbul, l’Istanbul Modern, dans un ancien entrepôt du port de Karaköy, sur le Bosphore.
Cet immeuble portuaire, sympathique mais vétuste, a été démoli et un nouveau bâtiment conçu par l’architecte italien Renzo Piano sur le męme emplacement a ouvert au public au printemps :
un musée trčs simple, aéré et élégant, ŕ peine gâché par les navires de croisičre deux fois plus haut que lui qui s’amarrent juste derričre. Ils ont remplacé les cargos, comme les boutiques de luxe et les restaurants branchés l’ont fait avec les anciens magasins du quartier (…) Aussi modeste que majestueux, il se fond dans le paysage comme dans l’histoire du site : une boîte de béton bardée de feuille d’aluminium pliée et posée sur un socle de verre, qui s’élance en porte-ŕ-faux au-dessus du vide. Un systčme de poteaux et de contreventements doit lui permettre de résister aux tremblements de terre et aux assauts du temps.”. LE MONDE 31 08 2023
“La inauguración de
Istanbul Modern, el mayor centro de arte contemporáneo del país,
refleja las dificultades del sector ante el recorte de libertades del presidente turco. De lejos, el edificio parece un almacén portuario, un cubo de aluminio reflectante a orillas del Bósforo. Instanbul Modern, el reavivado museo de arte moderno y contemporáneo de la ciudad turca, acaba de abrir sus puertas, después de cinco ańos de obras y 35 millones de euros invertidos”. EL PAIS 31 07 2023
“One of Britain’s leading sculptors, Sir Tony Cragg, has defended his decision to loan a work to Istanbul’s top art museum following criticism from a prominent Turkish artist of the country’s restrictions on freedom of expression (…)
ArtistMürüvvretTürkyilmaz, who pulled her work from the old Istanbul Modern in 2011 over a censorship row, said she was disappointed with Turner prize-winner Cragg, a leading light in sculpture. She said:
«If there is freedom of expression in Turkey, why are so many people still in prison for just expressing on human rights? It means that while they are in, we are in the open prison too» (…)The old Istanbul Modern was opened in 2004 with funding from industrial group Eczacıbaşı, but it became embroiled in a censorship row in 2011. Eight prominent artists, including Türkyilmaz, pulled their work in response to claims the museum had rejected a piece by David “Bubi” Hayon for a charity auction. The work was a large seat with a bedpan in the middle, said to be a non-political criticism of the concept of museums.
The incident snowballed into a debate about the fact that many major Turkish cultural institutions are backed by corporate entities that lack transparency”. THE GUARDIAN 18 12 2022
PEDRÓGĂO GRANDE
“O memorial está localizado junto ŕ Estrada Nacional 236-1, na zona de Pobrais, Pedrógăo Grande (Leiria), e
é constituído por um lago e um muro que tem inscrito o nome das 115 vítimas dos incęndios florestais de junho e outubro de 2017.António Costa frisa que “a memória deve acima de tudo reanimar a determinaçăo de prosseguir o trabalho de reforma estrutural da floresta e de recordar o dever de todos” ESPRESSO 50 17 06 2023
PARIS
“La façade du Palais Garnier ŕ Paris, sous des échafaudages pour travaux depuis plusiers mois, est habillée d’une installation éphemčre de l’artist JR representant une caverne. Cette installation couvre la façade de ce monument historique, qui est aussi l’une des deux scčnes de l’Opéra de Paris avec de l’Opéra Bastille.«Laissant apparaître l'entrée d'une immense caverne ouvrant sur une perspective de roche et de lumičre», cette śuvre est une «évocation visuelle des origines du ballet et de l'opéra, lorsque le chant et la danse célébraient les divinités de la Grčce archaďque au sein de grottes aménagées ŕ l'occasion de festivités», affirme l'institution dans un communiqué. L'Opéra a annoncé également la projection d'extraits d'śuvres lyriques et chorégraphiques sur cette façade, visibles depuis la place, pendant quatre soirées (9, 10 16 et 17 septembre). Une seconde installation, un rideau de scčne, est prévue en novembre. Construit par l'architecte Charles Garnier, le palais a été inauguré en 1875 et classé monument historique en 1923” . LE FIGARO 08 09 23
PARIS
“
Il (Bijoy Jain) développe en son sein un approche
axée sur la matérialité, intégrant héritage modern et pratiques vernaculaires. On lui doit, entre autres, une série de splendides villas dans l’Etat du Maharashtra, mais aussi
une spectaculaire structure in bambou longue de 7 km a Melbourne”. LE MONDE 11 09 2023
INSTABUL MODERN
REFURBISHMENT by Renzo Piano
Instanbul, 05 2023
CENTRE POMPIDOU PARIS
NORMAN FOSTER
Paris trough 07 08 23
AHMEDABAD
CONTROVERSY ABOUT DEMOLITION OF CAMPUS BY LOUIS KAHN (1962)
Ahmedabad, 2023
SWEETWATER, BERLIN
KAYODE OJO, CALL IT WHAT YOU WANT
Berlin, trough 18 06 23
KUNSTHAL CHARLOTTENBORG, COPENHAGEN
ALEXANDER TOVBORG, THE CURCH
Copenhagen, trough 06 08 2023
EVA PRESENHUBER, ZURICH
DOUGH AITKEN, HOWL
Zurich trough 30 07 23
DESIGN MUSEUM LONDON
AI WEIWEI: MAKING SENSE
Londontrough 30 07 23
SEGESTA
VENERE URANIA TEMPLE reopening
Segesta since 08 23
CAGGIANO
VETTOR PISANI (all. G. Morra)
Caggiano since 07 23
MoMA NEW YORK
L'ARCHITETTURA NELL'ERA DELL'INDUSTRIA
New York, Collection 1880-1940’
GUGGENHEIM NEW YORK
GEGO: MEASURING INFINITY
New Yorktrough 10 09 23
VENEZIA PUNTA DELLA DOGANA
ICÔNES
Venezia, trough07.01.24
MoMA PS1
STANDING ON THE CORNER
New York, trough09.10.23
NEW YORK MOCA
DOUBLE NEGATIVE BY MICHAEL HEIZER
New York, since 1985
LACMA LOS ANGELES
LIGHT, SPACE, SURFACE
Los Angeles, trough 01.10.23
CENTRE POMPIDOU METZ
STREET ART EN RÉALITÉ VIRTUELLE
Metz, 02 09 2023
BERLINISCHE GALLERY
SUDDENLY WONDERFUL
Berlin, trough 18 09 23
STAATSGALERIE STUTTGART
TENSE CONDITIONS
Stuttgart,trough 07 08 23
CENTER OF ART AND MEDIA KARLSRUHE
WILLIAM FORSYTHE, NOWHERE AND EVERYWHERE AT THE SAME TIME
Karlsruhe,trough06 08 23
LOS ANGELES
“The Museum of Contemporary Art has accepted a work of art for its permanent collection that is very likely unique in the annals of art. It is a hole in the ground as big as the Empire State Building.
The hole is located on 60 acres in the vastness of the Nevada desert about 80 miles from Las Vegas and is a prime example of Earthwork art by one of its leading practitioners, Michael Heizer. Titled “Double Negative,” it consists of two long, straight trenches Heizer excavated in 1969-70 moving some 240,000 tons of desert sandstone. It covers an area 1,500 feet long. Each trench is 30 feet wide and 50 feet deep. It is so monumental and rooted to its site it would be easier to put the museum in the sculpture than vice versa".LOS ANGELES TIMES, 10 12 85
CAGGIANO
“
Opera d’arte totale, il museo č, come ogni singola opera di Vettor Pisani, perturbante, ovvero a un tempo familiare e occulto. Mette in atto un’epifania pop ed erudita del rimosso”. IL MANIFESTO, 30 07 23
AHMEDABAD
The management of the Indian Institute of Management, Ahmedabad (IIM-A), seems
to be heading back to square one as far its plan to partly... THE TIMES OF INDIA,02 07 2023
“The decision
to demolish Kahn’s IIMA dormitories in Ahmedabad is an act of cultural vandalism and must be reversed, writes William JR Curtis” THE ARCHITECTURAL REVIEW, OUTRAGE 26 12 2020
“Si sono moltiplicati gli appelli alla Direzione dell’istituto. Hanno scritto i figli di Kahn, esponenti della Comunitŕ Accademica, sottoscritta da architetti, professori e studenti di tutto Il Mondo”
ART TRIBUNE, 04 01 2021
SEGESTA
“
Costruito 2500 anni fa, il tempio dorico non fu mai ultimato, come dimostra la mancanza del tetto e delle scanalature nelle colonne e capitelli incompleti. La sua posizione, in un territorio abitato probabilmente dagli Elimi, popolazione misteriosa dalle origini incerte prima dell’arrivo dei Greci”. IL CORRIERE DELLA SERA, 30 07 23
VENEZIA
“It is rare enough for a Venice Architecture Biennale, so often dominated by sleek new architecture and design-world celebrity, to confront fraught subjects like race, colonialism and climate change. Lesley Lokko’s nervy, elegant edition, goes one step further, asserting that the three themes are inextricably connected in ways that have pressing implications for the profession.
Lokko gives pride of place to two kinds of stories: those that allow Africa and the African diaspora to narrate that troubled history on its own terms and those that imagine how things could have turned out radically differently. The first group uses architecture as a mnemonic device to recall histories and traditional design practices;
the second as a vehicle — a time-traveling spaceship —
for a kind of joyous science fiction. In fact Lokko is eager to use her Biennale post to make a series of pointed statements about how the
design world has been reshaped by the Black Lives Matter movement and the pandemic — and to grapple with anxieties
related to the climate crisis, economic precarity and the rise of artificial intelligence. (…) Every third or fourth Architecture Biennale, a curator argues that it’s time to broaden the show’s frame. Then the pendulum inevitably swings back toward a tighter disciplinary focus, as with
Rem Koolhaas’s 2014 Biennale, which he tellingly called
Fundamentals. Lokko’s exhibition makes its case for a dramatically expanded view of the profession.
Not since
Alejandro Aravena’s version in 2016, with its emphasis on the global South, has the Biennale felt so communitarian, organic and close to the ground”. THE NEW YORK TIMES, 23 05 2023
Lesley Lokko“ghanéenne et écossaise pour l’état civil, cette activiste dans l’âme, qui empile les casquettes d’architecte, d’enseignante et d’écrivaine,
a saisi l’opportunité qui lui était offerte de monter cette grande exposition, la plus prestigieuse de la discipline ŕ l’échelle mondiale,
pour faire surgir sur la scčne une Afrique souveraine, auréolée de gloire. Ce continent, auquel l’histoire de la discipline, solidement ancrée dans l’Antiquité gréco-romaine, n’a jamais cherché ŕ se raccorder, auquel le milieu n’a jamais concédé plus qu’un strapontin – l’ordre géopolitique de la Biennale de Venise en donne une bonne mesure, qui lui concčde deux pavillons nationaux (pour le Niger et l’Afrique du Sud) sur les soixante-quatre qu’elle héberge, et dont le public, comme la commissaire en a fait le constat, dčs le jour de la présentation ŕ la presse, est presque exclusivement blanc –,
est donc la vedette de la manifestation”. LE MONDE, 20 05 2023
«
Le Lion d’or de la 18e édition de la Biennale d’architecture de Venise a été attribué au pavillon brésilien, dont la tonalité était au diapason du programme « décolonial et décarboné » proposé par Lesley Lokko.En charge de l’exposition,
les architectes Gabriela de Matos et Paulo Tavares ont voulu creuser sous le béton de Brasilia, ville nouvelle érigée en capitale du pays ŕ la fin des années 1950
érigée au prix de l’appropriation de terres indigčnes pour voir ce que recouvrait le projet démiurgique de Lucio Costa et d’Oscar Niemeyer, classé par l’Unesco patrimoine mondial de l’humanité.
Leur entreprise les a conduits ŕ mettre ŕ nu le mythe moderniste de la table rase et ŕ révéler les exactions commises en son nom”.LE MONDE, 24 05 2023
Lesley Lokko*“ punta sull’Africa e sulla diaspora africana, con l’ambizione di di raccontare le sfide globali –il cambiamento climatico, lo sfruttamento delle risorse, e le diseguaglianze che genera – ma anche le soluzioni che una nuova architettura puň produrre (…) č evidente la vocazione delle nuove generazioni di architetti qui presenti non č solo tanto costruire, ma rivalorizzare e a creare comunitŕ mettendo in luce le contraddizioni del presente“. *“l’ambasciata italiana non ha rilasciato il visto a tre dei sei collaboratori di Lokko in quanto privi dei requisiti per l’ingresso in area Shenken”. LA REPUBBLICA, 18 05 2023
GILDER NATURAL HISTORY MUSEUM NEW YORK
NEW WING, by JANNE GANG
New York, since 04 05 2023
FONDAZIONE PRADA VENEZIA
EVERYBODY TALKS ABOUT THE WEATHER
Venezia 20 05 – 26 11 2023
CENTRE POMPIDOU, PARIS
NORMAN FOSTER
Paris, 10.05-07 08 2023
VICENZA BASILICA PALLADIANA
RAFFAELLO NATO ARCHITETTO (A. Bernardi)
Vicenza, through 09.07.2023
18 BIENNALE DI ARCHITETTURA VENEZIA
THE LABORATORY OF FUTURE
Venezia 20 04 -26 11 2023
TRIENNALE MILANO
Angelo Mangiarotti: quando le strutture prendono forma (all. R. Piano)
Milano, through 23 04 23
MILANO
DESIGN WEEK
Milano, 18-23.04.2023
MOMA NEW YORK
Architecture now: New Yok New Pubblics
New York, through 29 07 23
MILANO
«Nel
Salone e Fuori Salone 2023 dominano
il rosso, la luce e i riflessi. (...) Gli spigoli minimalisti sono (quasi) scomparsi. Divani morbidi, madie dagli angoli smussati, tavoli e tavolini in prevalenza ovali o tendi. (…) Una folla costante, dappertutto. Indice di successo? Per il business in fiera si, sul fuori salone, restano i dubbi. (…) la sensazione č di un tracollo della qualitŕ a favore della quantitŕ.» IL CORRIERE DELLA SERA, 23 04 2023
VICENZA
«(se molte delle architetture di Raffaelo sono state demolite, ndr) gli ambienti della mostra diventano un vero e proprio laboratorio di architettura, tra tavoli retti da cavalletti, riproduzioni dei disegni degli edifici corredate di fogli di acetato con la spiegazione dei singoli elementi (maneggiabili ed estremamente utili al visitatore) , testi di sala e didascalie chiare e comprensibili.» IL MANIFESTO,23 04 2023
BEIJING
“
Nel concorso per i dieci edifici piů brutti della Cina (ed. 2022) gli utenti web hanno assegnato il primo premio al
Corpus Museum di Maansham dello studio olandese
Pbv, la giuria degli esperti ha premiato
Tian An 1000 Trees, un centro commerciale a Shanghai, progettato dal britannico
Thomas Heatherwick. Il concorso lo ha lanciato tredici anni fa un collettivo di architetti, accademici e critici
- Archcy- per promuovere una diversa filosofia del costruire. Tra i cofondatori, Zhou Rong, professore alla Universitŕ di Tsinghua e Wang Mingsian, professore della Scuola di Architettura e Gu Mengchao, tra i piů famosi critici dell’architettura: «
il vero proprietario di un edificio sono i cittadini (…) l’essenza di un edificio č creare un buon ambiente, un palcoscenico della vita in base alle esigenze della comunitŕ». LA REPUBBLICA 02 02 23
NEW YORK
After scouting trips across the American West,
Jeanne Gang and her team started modeling strata of weathered rock by carving ice. (…) From the outside it’s a white-pink granite cliff with yawning windows shaped a little like the openings to caves, nestling the museum’s wonderful Romanesque Revival addition from the turn of the last century. Past the front doors, that cliff face morphs. It becomes an atrium in the guise of a towering canyon, a city block deep.
Gang’s canyon, as atrium, would spill outside into the park to define the stony facade. Gilder would also house new classrooms, laboratories and a library, along with a theater shaped like a hockey rink and nearly as large, for a state-of-the-art interactive display about the interconnectedness of all life on earth.
Natural History evolved from a cross-and-square design devised in the 1870s to the museum accreted some two dozen buildings in different historical styles, increasingly pieced together like a crazy quilt.
Architects certainly doesn’t solve the whole problem. But some of the most intelligent and complex work by
Studio Gang helps to rationalize the flow of visitors and make intuitive internal connections so people can focus more on collections, as opposed to wayfinding.
Natural History descended from the
“wonder cabinets” that began to proliferate in Europe during the 16th century: diverse collections of whatever were the biggest, smallest, rarest, most exquisite or baffling objects. This was an era of global exploration, colonial conquest, humanist curiosity and scientific advances. Wonderment was a desired middle state between delight and instruction, proving God’s inscrutable ingenuity.
But then
the Enlightenment arrived like a second grade teacher replacing her overwhelmed substitute, and tipped the balance toward sober instruction. Wonder, Descartes had warned, could “pervert the use of reason.” And by the 19th century, wonder cabinets were yielding to what we now think of as the modern, encyclopedic museum. The American Museum of Natural History became Exhibit A for such an institution — imperialistic and voracious, hunting down exotic animals and cultural artifacts in the name of science and scholarship (…) Gilder itself should return visitors to the roots of the museum in the notion of wonderment.
The new wing would need customizable galleries for an insectarium and a butterfly conservatory to be designed by Ralph Appelbaum Associates both of which turn out to be incredible”.THE NEW YORK TIME, 25 04 2023
VENEZIA
“(A Cŕ Corner della Regina,ndr) piů di cinquanta opere di artisti contemporanei e una selezione di lavori storici raccontano i molti modi in cui il clima e il tempo hanno modellato le nostre identitŕ culturali e come l’umanitŕ ha affrontato l’esposizione quotidiana agli eventi metereologici.
Le discipline che si occupano di tempo e clima vengono utilizzate in mostra assieme all’arte visiva per indagare la crisi climatica e inquadrare il suo impatto sulla vita di tutti”. IL CORRIERE DELLA SERA 07 05 2023
HUDSON VALLEY
Ex Of in House by S. Holl
Hudson Valley , since 03 23
SAPPORO
Hill housing by K.KUMA
Supporo , since 02 23
RIJKS MUSEUM AMSTERDAM
Vermeer ( P.Roelfols, G. Weber)
Amsterdam, 10 02 - 04 02 23
VOLTERRA
Project for a new theater hall della Compagnia della Fortezza by M. Cucinella, A. Punzo
Volterra, project presentation 26 01 23
NAPOLI
Monte Sant’ Angelo metro station by A. Kapoor
Napoli, since 11 12 22
MUSĖE FERDINAND LĖGER ARGENTAN
Le scandal de la Maison Cubiste
Argentan, through 04 12 2022
SYDNEY MODERN
Expansion by Sanaa
Sydney, since 03 12 22
BARCELONA
“
Se busca reiventar la ciudad: una casa publica para acoger a la gente del barrio: edificios que quiren ser cercanos, accesibles, amables y sostenibles (…)
la arquitectura para il progreso social deberŕ ser tambien progresiva desde el punto de vista medioambientale”. EL PAIS 15 11 22
SYDNEY
“Since the grand opening on Saturday of the $344 million structure in the Domain, designed by Japanese studio SANAA, most visitors have praised the building’s spacious and unusual design. Unlike traditional galleries, which are often inwardly focused boxes,
Sydney Modern has huge glass windows which open out onto harbour views”. SIDNEY MORNING HERALD, 07 12 22
ARGENTAN
“ La fęte de le 110° anniversaire de
la maison cubiste: Lors du salon d’Autumne de 1912, ŕ Paris,
André Mare, ŕ la tęte d’un collective d’artist,
expose la façade d’une maison aux lignes droites et géométriques. Conçue comme l’unique porte d’entrée du salon, la façade accés a trois piéces meublčes et decorées dans le męme style,
jugé scandalaux pour l’époque. (…) Leur audace fait alors scandale parce qu’elle modifie la perception traditionelle dévolue au paysage, ŕ la figure et ŕ la nature morte. LE JOUNAIL DE L’ORNE 13 07 22
NAPOLI
“
Linea 1 della metropolitana č stata concepita non solo come mezzo di trasporto. Le stazioni pensate (su iniziativa di A. Bonito Oliva, ndr) come spazio ibrido, dove, sul modello dei cantieri rinascimentali,
architetti e artisti hanno condiviso strategie: da A. Siza e E. Souto de Mura a Municipio (2015) all’Atelier Mendini a Mater Dei (2003) a D. Perrault a Garibaldi (2013) a K. Rashid a Universitŕ (2011) (…) Il progettista ha disegnato la cornice che č stata
riattivata da installazioni site specific di artisti lontani dal punto di vista generazionale ed espressivo, impegnati a confrontarsi con le infinite seduzioni della cittŕ”.IL CORRIERE DELLA SERA, 29 01 23
AMSTERDAM
“On the highways and in the lowlands of European painting, there may be no more perplexing case of reputational caprice than Johannes Vermeer (1632-75).
The largest ever Vermeer exhibition will, almost surely, go down in history
as the definitive exhibition of this artist, never to be replicated. (…)We perpetually distracted moderns have only fallen deeper under his muted spell — into the crystalline sublimity of his small genre scenes and head studies, the modulations of sharp and blurry details that change oils into light”. THE NEW YORK TIMES 09 02 23
VOLTERRA
“
Il teatro di Cucinella sarŕ una macchina scenica e bioclimatica completamene rimovibile:
all’interno i detenuti del carcere potranno cosě svolgere le attivitŕ proprie della produzione teatrale. Ma grazie alle possibilitŕ di apertura delle pareti perimetrali, sarŕ anche possibile sfruttare l’area che circonda la struttura
in modo da avvicinare i cittadini all’esperienza del teatro carcerario e da predisporre un’altra sala per il programma culturale annuale di Volterra (…) Nel progetto sono considerati tutti quei parametri ambientali che possono influire sui livelli di comfort e sulla performance energetica dell’edificio.
Il carcere nell’idea (architettonica) di Cucinella e (teatrale) di Punzo prova a diventare allo stesso tempo istituto di cultura, luogo di produzione e laboratorio per la formazione”IL CORRIERE DELLA SERA, 22 01 23
BARCELONA
Centro de vida comunitaria by Haz arquitectura
Barcelona, since 12 11 22
GARDEN VALLEY HIKO
CITY by Michael Heizer
Hiko, since 02 09 22
MONTERREY
Sorteo Tec House by Elemental (A. Aravena)
San Pedro Garza García, Nuevo León 2022
SYDNEY
ART GALLERY OF NEW WALES
Sydney, opening 12 2022
NEW YORK
MUSEUM OF BRODWAY
New York, opening Summer 2022
NEW YORK
RESIDENTIAL BUILDING by Á.SIZA
New York, since 06 2022
BIENNAL NOMAD PRISTINA
MANIFESTA 14 (H.Fijen)
Pristina, through 30 10 2022
MILANO
SALONE DEL MOBILE
Milano 07 -12 06 2022
PERUGIA GALLERIA NAZIONALE
Ristrutturazione (D. Ripa di Meana, B. Selvatiici)
Perugia, since 01 07 22
NEW YORK
“After multiple delays, the
first museum dedicated to telling the storied history of Broadway shows is now expected to open its doors next summer in the heart of the theater district”. THE NEW YORK TIMES 16 08 2021
INSTANBUL
“l’ancien musée d’art moderne installé sur les docks dans un vieil entrepôt, qui a été démoli, va retrouver au męme emplacement
un nouveau lustre dans un ensemble, le «Galataport», dessiné
par Renzo Piano”. Le Monde 16 09 2019
MONTERREY
“En estas últimas hay casas de interés social económicas y residencias de lujo. (…)
La vivienda ya está muy adelantada en su proceso de construcción y será vecina de la que diseńó Víctor Legorreta, que se rifa hoy”. EL NORTE REFORMA, 26 06 22
“What Aravena hoped for happened, and the architects’ plain concrete cuboids rapidly became augmented by infill of multiple colours, materials and window types that reflected the different skills and moods of the inhabitants, and the different means available to them (…) Another in the business points out that, in the 13 years since Iquique, Aravena has completed 2,500 homes. Given the vastness of the problems he identifies, this is not a significant number.
But the most significant project, as the one most likely to justify the Pritzker committee’s hope that Aravena is offering new ways forward, is his role in the reconstruction of the Chilean city of Constitución after the earthquake and tsunami of 2010. Here, with other consultancies such as the engineers Arup, Elemental worked with local people to find out their concerns, and did such things as investigate the budgets of government departments and agencies involved, to see how they could be effectively combined. (…) Their decision is arguably premature, given that Constitución is still a work in progress. But,
if Elemental’s work fulfils the promise of using synthesis and participation to make the city more hospitable than it was before the disaster, it genuinely will be an essential model for the colossal urban challenges that the world faces”. THE GUARDIAN, 10 04 2016
HIKO
“City is a monumental architectonic work, with dimensions comparable to those of the National Mall, in Washington, D.C., and a layout informed by pre-Columbian ritual cities like Teotihuacan.
Heizer started it in 1972, when he was in his late twenties and had already established himself as
an instigator of the earthworks movement, a group of artists, including Robert Smithson and Walter De Maria, who made totemic outdoor sculptures, often in the majestic wastelands of the American West.
City is made almost entirely from rocks, sand, and concrete that Heizer has mined and mixed on site. (…) It is either perfect or perfectly bizarre that Heizer’s sculpture, a monument meant to outlast humanity,
is flanked by an Air Force base and a bomb-test site; in recent years, the land surrounding City was under consideration for a railroad to convey nuclear waste to a proposed repository at Yucca Mountain. (…) City” reflects the singular, scathing, sustained, self-critical vision of a man who has marshalled every possible resource and driven himself to the brink of death in the hope of accomplishing it. (…) Glenn Lowry, the director of the Museum of Modern Art, in New York, says, “ ‘City’ is one of the most important works of art to have been made in the past century. Its scale and ambition and resolution are simply astonishing.” THE NEW YORKER, 29 08 2016
“
E’ una mega scultura disposta su una distesa di terra arida e sabbiosa per una lunghezza di due chilometri e mezzo e una larghezza di piů di 800 mt, immersa nel nulla (…) della Garden Valley nell’assoluto silenzio, interrotto da qualche refolo di vento.” IL CORRIERE DELLA SERA, 21 01 23
OSLO
THE NATIONAL MUSEUM by Klaus Schuwerk
Oslo, opening 11 06 2022
ZKM KARLSRUHE
BIOMEDIEN
Karlsruhe, through 28 08 2022
VENEZIA PALAZZO DUCALE
ANSELM KIEFER, Questi scritti quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce, Angelo Emo
Venezia, through 29 10 2022
GUGGENEHEIM BILBAO
SECCIONES/INTERSESSIONES
Bilbao 06 09 -26 02 2023
TRIENNALE MILANO
UNKOWN UNKNOWS
Milano, throguh 11 12 2022
GUGGENHEIM BILBAO
MOTION, AUTOS, ART, ARCHITECTURE (N. Foster)
Bilbao, through 18 09 2020
TATE LIVERPOOL
RADICAL LANDSCAPE
Liverpool through 04 09 2022
DOCUMENTA KASSEL
DOCUMENTA 15 LOMBURG (ruangrupa)
Kassel, 18 06 – 25 09 2022
PRISTINA
“les discours ont ancré de l’UKaine in guerre et par transitivité contre ceux qui vivent dan son influence, dont la Serbie. (…)
La guerre en Ukraine est d’actualité ŕ Manifesta”. LE FIGARO 05 08 22
KASSEL
"Il collettivo di artisti Ruangrupa, che č il direttore artistico, vuole concentrarsi sull'architettura Lumbung indonesiana. Nello stato insulare, "lumbung" č la parola per una risaia comunale in cui viene immagazzinato il raccolto in eccesso a beneficio della comunitŕ. Il collettivo di artisti indonesiani vuole trasferire questa tradizione di condivisione alla mostra d'arte mondiale Documenta 15di Kassel. Il direttore generale della documenta, Sabine Schormann, ha recentemente annunciato che i visitatori possono aspettarsi uno spettacolo diversificato e sperimentale basato su processi collettivi." AUSBURGER ALLGEMEINE17 06 202
“
La Biennale di Venezia ha offerto una
cartografia della linea introspettiva dell’arte del nostro tempo, d’impronta tardo surrealista, abitata da artisti che intendono il proprio lavoro come lente di ingrandimento posata sui territori dell’inconscio.
Documenta 15 invece ripropone l’approccio artivistico che ha caratterizzato le ultime edizioni (da quella del 2002 curata da Okwul Enwezor a quella del 2017 curata da Adam Szymezyk). Fedele alla propria missione storica Documenta 15 mira ad intercettare alcune tra le piů brucianti urgenze di una civiltŕ non lineare. La curatela del gruppo Ruangrupa, collettivo multidisciplinare formatosi a Jacarta (2000) in modo da promuovere la diffusione di principi democratici come uguaglianza e solidarietŕ, (si propone, ndr) al centro di Documenta 15 che ruota ai concetti di sostenibilitŕ e condivisione sui quali da secoli, lavora l’agricoltura, sintetizzata dal termine lumbung (deposito di riso). Guidato dall’idea che fare arte significhi innanzitutto mettere in comune saperi e conoscenze ,
Ruangrupa ha organizzato un ampia e articolata rassegna espositiva”. Il CORRIERE DELLA SERA. 29 04 2022
KARLSRUHE
“
Qual č il rapporto tra uomo e macchina - e deve essere ridefinito? Il
Center for Art and Media Karlsruhe (ZKM) si dedica a questa questione piuttosto complessa in una nuova mostra intitolata “BioMedia”. Č un argomento complesso. Ma anche uno che puň essere associato allo scetticismo, persino alla paura. Che ruolo avranno la tecnologia, i robot, l'intelligenza artificiale? Lo spettacolo vuole anche lenire e mostrare i limiti delle possibilitŕ tecniche”. DIE WELT, 15 12 2021
OSLO
“From its
grey box-like appearance and eye-popping price tag to protracted construction delays, Norway’s new National Museum has kept the critics busy. (…) It is a museum on an epic scale. Across 13,000 sq metres of exhibition space there will be 5,000 works on show at the site off Oslo’s Rĺdhusplassen. (…) whole history of Norwegian cultural heritage and regional cultural inheritance in a global perspective under one roof (…) The museum’s Munch Room has some of the Norwegian painter’s most famous works, including one of his four versions of The Scream.” THE GUARDIAN, 21 03 22
“The ‘guy next door’ was a bachelor architect, Pierre Jeanneret, known as PJ for some odd reason. Those days, there was a 3 feet high brick wall in the front and rear, and only hedges between the five houses on one side of the street. There were trees, but not too big.” THE TRIBUNE 22 05 2022
PERUGIA
“
L’ultima trasformazione della Galleria di Perugia si č conclusa quando il museo č stato ripensato nell’allestimento, i nuovi apparati, l’uso (pacato didattico) di disposizioni multimediali che si sposano al disegno dei supporti, alle scelte di design e alla grafica puntualissima di didascalie, manifesti, pannelli.
Lo sfoltimento dell’esposto ha reso fluido un percorso dove si squaderna la storia della pittura umbra”. IL MANIFESTO, 25 09 22
BIENNALE DI VENEZIA
59. ESPOSIZIONE D’ARTE, IL LATTE DEI SOGNI (C. Alemani)
Venezia, 23 04 - 27 11 2022
MOMA NEW YORK
THE PROJECT OF INDEPENDENCE ARCHITECTURES OF DECOLONIZATION IN SOUTH ASIA, 1947–1985
New York through 02 07 2022
ADI DESIGN MUSEUM MILANO
MARCO ZANUSO E ALESSANDRO MENDINI
Milano through 13 06 2022
VITRA DESIGN MUSEUM
PLASTIC: REMAKING OUR WORLD
Weil am Rhein through 26 03 – 04 09 2022
VENEZIA
RESTAURATION OF PROCURATIE VECCHIE BY DAVID CHIPPERFIELD
Venezia, 07 04 2022
MAXXI ROMA
GOOD NEWS DONNE IN ARCHITETTURA
Rome, through 24 04 2022
TULUM SVER IK MUSEUM
RIOPENING BY E. NEIRA ROTH
Tulum, 18 03 2022
MOSCOW HOUSE OF CULTURE
GES 2 REFURBISHMENT BY RENZO PIANO
Moscow since 04 12 2021
LUXOR
“I bulldozer sul Viale delle 1.350 Sfingi non hanno sentito le regioni dei residenti delle aree interessate dagli. scavi in tempi record per portare alla luce le statue.
«Cosě si č distrutta un'area». IL CORRIERE DELLA SERA 15 03 2010
“The
3,400-year-old road linking the ancient centres of Karnak and Luxor, also known as Road of the Rams or Avenue of the Sphinxes, is lined with hundreds of ram- and human-headed sphinxes, though over the years many have been eroded or destroyed. The road has undergone several restoration efforts since being discovered in 1949, and the latest began in 2017.” THE GUARDIAN 26 11 2021
“Mohamed Abd el-Badei, a top Egyptian archeology official, said the oldest ruins along the pathway are six structures built by
Queen Hatshepsut, Egypt’s only woman pharaoh, that date to 1400 BCE”. THE TIMES OF ISRAEL 21 11 2021
VENEZIA
“Il ripristino delle
Procuratie Vecchie affidato a David Chipperfield prevede “il restauro del primo e secondo piano per ospitare gli uffici delle Assicurazioni Generali (che avevano trasferito l’attivitŕ in periferia nel 2013, ndr) e di altre associazioni, la riorganizzazione dell’accessibilitŕ e fruibilitŕ dell’edificio, e l’apertura al pubblico del terzo livello con il percorso espositivo
legato a The Human Safety Net , l’iniziativa di Generali per aiutare vulnerabili e rifugiati, insieme a spazi co-working, un auditorium e due torri sul tetto dalle quali poter ammirare la cittŕ.” LA REPUBBLICA 09 04 2022.
VENEZIA
Kiefer “
ha parzialmente (e provvisoriamente) rimosso gli affreschi delle Sale dello Scrutinio con 14 opere di straordinaria efficacia plastica. (…) Nascono cosě opere nelle quali lontane memorie storico-artistiche sono riattivate da uno sguardo radicato nella contemporaneitŕ. Il visitatore č invitato ad affrontare un viaggio perturbante. Si respira una solitudine senza salvezza. E’ l’inverno della cultura”. IL CORRIERE DELLA SERA, 10 04 2022
BILBAO
“La exposición ‘Motion. Autos, art, architecture’ muestra 38 vehículos históricos,
escoltados por obras de grandes artistas , muchas de ellas inspiradas en el popular transporte para personas. (...) Al final del paseo dan ganas de subirse a cada coche y sentirse importante. Para evitar esa tentación los organizadores
han colocado los vehículos en bases a una distancia que impide tocarlos, que para eso son también obras de arte ”. EL PAIS, 06 04 2022
LONDON
“
Land and landscape, and the difference between them – this is
the subject of Tate Liverpool’s fascinating exhibition. (…)For Radical Landscapes is mainly what the title suggests: social and political history by other means”. THE GUARDIAN, 15 05 22
TULUM
“
Una giungla si fa museo e viceversa a Tulum in Messico . In pratica Sve Ik riesce ad essere entrambi in virtů della sua struttura sferica in legno che a mo’ di torre sino a 15 metri e formata da un intreccio di tronchi d’albero e dei relative rami. La connessione con gli antichi Maya sta alle fondamenta del design pensato da
Ernest Neira Roth, il proprietario, imprenditore originario della Patagonia e architetto autodidatta” IL CORRIERE DELLA SERA, 12 03 2022 3
“The institution will reopen on March 18, 2022, with the immersive, site-specific installation The Mexx by Japanese botanical artist Azuma Makoto. The exhibition will run until September 7, 2022.
VENEZIA
“Ci sono tre ribaltamenti di prospettiva importanti nella presentazione della Biennale d’Arte 2022 curata da Cecilia Alemani. O forse uno in tre stadi, tre livelli, tre tempi - secondo l’arte che si sceglie (macchine, videogiochi, musica) - che rivela quanto
la parola post-umano, prima ancora di essere pronunciata sia stata agita. Da sempre. Non riguarda il futuro, ma gli esseri umani. Siamo sempre stati post-umani racconta Cecilia Alemani, e in questo nostro esserlo sempre stati abdichiamo, finalmente, all’intero come fondazione e obiettivo. E cosě la presentazione di questa Biennale con artisti e artiste che esprimono pezzi, sezioni, tagli, metamorfosi, ricombinazioni e mancanze, corpi migranti e mutevoli, non interi e dunque mancanti, malati dŕ entusiasmo rispetto ad un racconto che muti il destino in esperienza”. “Il titolo dell’esposizione
il latte dei sogni, si deve al libro per bambini della pittrice surrealista
Leonora Carrington scelta da Alemani come compagna di viaggio, un viaggio che si concentra a tre aree tematiche: la rappresentazione dei corpi, e le loro metamorfosi, la relazione tra gli individui e le tecnologie, i legami che si intrecciano tra i corpi e la terra”. LA REPUBBLICA 03 02 2022
MOSCOW
“
Une ancienne centrale thermique et électrique est en train d’ętre reconvertie en un gigantesque centre d’art contemporain. A l’origine de l’opération, Leonid Mikhelson, ingénieur qui a fait fortune (26,7 milliards de dollars selon le magazine Forbes) dans l’industrie gazičre et pétrochimique. Sa Fondation VAC, en assurera le fonctionnement. Pour l’architecture, il s’est tourné vers Renzo Piano, star mondiale.” LE MONDE, 05 08 2019
“Una centrale rigenerata per fornire energia alla gente che si erge a due passi dal Cremlino sull'argine Sud dell'isola Balchug, incastonata tra due bracci della Moscova.
Un progetto sostenibile con pannelli solari, un bosco di betulle e quattro imponenti ciminiere color blu che, invece di sputare fumo, catturano aria pulita”. LA REPUBBLICA 03 12 2021
“A sleek new culture hub opened its doors on Saturday evening with an art event Muscovites had been awaiting for years. But
the spectators at the inauguration of the vast new GES-2 museum had not come to see paintings or sculptures. They were watching “Santa Barbara. ” Forgotten by many in the United States, “Santa Barbara” is a cultural touchstone in Russia, where it was a TV hit after the collapse of the Soviet Union. For many Russians, the soap opera — dubbed into Russian and broadcast from 1992 — was a first taste of American culture, and an introduction to the human face of a Cold War-era enemy.” NEW YORK TIMES. 07 12 2021
CREMONA
“
Luce e misura sono le cifre di un intervento di 1400 mq ricavato a pochi passi dalla Cattedrale e dal Torrione. (…) Portare la luce dall’alto č una scelta architettonica e simbolica perché da questa cascata di luce, il percorso museale continua al piano seminterrato, nei depositi e nelle cantine. (…) Il museo ospita 130 opere in 12 sale, scandite in sette aree tematiche dalle origini al tema mariano al mistero della croce fino alle storie dei santi” ROBINSON LA REPUBBLICA 12 02 2022
ROMA
“Sono passati 130 anni dalla “sfida” di Signe Hornbor e
le donne oggi nel settore sono sempre piů numerose. E sotto i riflettori, per competenze e sensibilitŕ ecologica e sociale. (…) Le donne, infatti, secondo i curatori, danno un forte contributo «alla capacitŕ dell'architettura di rispondere alle urgenze del presente, soprattutto in termini di sensibilitŕ ecologica, inclusivitŕ, sostenibilitŕ sociale» IL MESSAGGERO, 06 01 22
BEIJING
QPOKEE FLAGSHIP STORE BY CUN DESIGN
Beijing, 12 2021
MUSEO DIOCESIANO CREMONA
RENOVATION BY ARKPABI
Cremona, since 11 11 2021
LUXOR
THE AVENUE OF SPHINXES
Luxor, opening 11 21
CENTRE POMPIDOU
MUSEUM: MODERN AND CONTEMPORARY COLLECTION
Paris, through 31 12 2022
MOMA NEW YORK
REUSE, RENEW, RECYCLE RECENT ARCHITECTURE FROM CHINA
New York, through 04 07 2022
KUNSTHALLE ZURICH
MUSEUM EXTENSION BY DAVID CHIPPERFIELD
Zurich, 11 10 2021
PALAZZO DELL’AGRICOLTORE PARMA
MIKE NELSON THE HOUSE OF THE FARMER
Parma through 12 06 2022
ZURICH
“
The vast new cube of Kunsthalle Zurich designed by David Chipperfield, opposite the original building on a central square,
more than doubles the museum’s exhibition space to display masterpieces from a private Swiss collection.
But critics say the works are tainted by the source of their owner’s wealth. An air atrium leads to a newly installed garden, and marble staircase takes visitors to spacious gallery bathed in filtered daylight to admire many masterpieces. These works one belonged to E.G. Bührle, died in 1956, but those dark legacy haunted the opening of the new 220 million extension. Altough it is long been know that Bührle made his fortune by selling arms to Nazi Germany. E. Keller, two weeks before the opening , published an essay about Kunsthalle Zurich:
The contaminated museum THE NEW YORK TIME 11 10 2021
TORINO
“(Nella mostra,
Le Corbusier, viaggi, oggetti e collezioni) giŕ l’infilata delle pipe e degli occhiali tondi fa intendere ciň che vedremo č una parte del mondo degli oggetti che Le Corbu insieme alla moglie Yvonne custodiva nel suo appartamento parigino. Terminato nel 2018, il restauro della casa restituě custodite in scatole una serie di
objects ŕ rčaction počtique: ossi di macelleria, teschi di animali, conchiglie, pezzi di legno e ferro, sassi che ora sono ben visibili dentro le grandi teche in mostra. Insieme alle fotografie, riviste e depliant, ai vasi e alle brocche in ceramica e in terracotta provenienti da un po’ tutte le parti del mondo, alle sculture africane e alle statuette antropomorfe. (Assieme a disegni originali, come la pianta di Ville Savoye e la sezione della "La Voiture", ndr) ci riporta alla conferenza di Torino (1961). Per “ottenere lo splendore delle forme, lo splendore delle materie” non occorre alcuna scienza, ma solo il “sentimento in sé”. La preferenza per il béton brut e il mattone, l’uso dei muri solo se necessari, l’aver tolto di mezzo la facciata e i fregi per assicurare un “dispositivo standard” semplice ed efficiente per l’abitare e per il lavoro, sono ciň che persuade
“le dee a scendere dall’Olimpo con le loro ali” . Il MANIFESTO, 25 07 2021
VENEZIA
“
Venetia 1600: obiettivo della mostra: provare come Venezia, sconfitta dagli incendi, dalla peste, dai nemici esterni,
si sia sempre risollevata, cosa che puň fare anche oggi, reagendo alle acque alte, al turismo di massa, allo spopolamento. La mostra, sotto la direzione scientifica di Gabriella Belli, curata da F.Ilchman, R. Echols, A. Bellieni, G. Martino, P.L. Pizzi (con M. Gasparoni), si snoda lungo dodici sale dell’appartamento del doge. (…) Dieci sale (ndr) dall’introduzione con mappe e vedute storiche di Jacopo de Barberi e Carpaccio a Venezia la capitale dell’arte contemporanea, con dipinti di Vedova e Santomaso e progetti di Wright e Le Corbusier”. Il MANIFESTO, 19 09 2021
NEW YORK
“
Reuse, Renew, Recycle: Recent Architecture from China highlights their commitment to social and environmental sustainability.
The exhibition presents eight projects that speak to a multiplicity of architectural approaches —from the reuse of former industrial buildings, the recycling of building materials, and the reinterpretation of ancient construction techniques, to the economic rejuvenation of rural villages and entire regions. The architects featured in this exhibition have championed
small-scale interventions that seek to meaningfully engage with the preexisting built environment and established social structures. “As with any new generation,” Beijing-based architect Zhang Ke has observed, “you start by going back to the original questions, back to the basics, to rethink and re-ask how architecture of our time could be.”
https://www.moma.org/calendar/exhibitions/5342
PARIS
«La Samaritaine rouvre ses portes . En dépit de recours, le permis de construire du
projet dessiné par Kazuyo Sejima et Ryue Nishizawa, a été délivré en 2015. Six ans de travaux ont suivi.
Ce bâtiment Art nouveau mâtiné d’Art déco (héritage du magasin créé en1870)
s’est transformé de bazar populaire, tel que le voulait encore la famille des anciens propriétaires ŕ la Libération, On trouve tout ŕ la Samaritaine,
en vitrine du luxe français pour touristes argentés, tel que le ręve aujourd’hui le groupe LVMH, qui l’a acquis en 2001. Cette métamorphose raconte en creux la mue sociologique de la capitale.
Déjŕ dčs mars 1972, Le Monde a pris acte que « la surface de vente des hypermarchés devrait dépasser, cette année, celle des grands magasins». En juin 2005, LVMH annonce la fermeture du magasin et le lancement d’importants travaux, officiellement pour des raisons impérieuses de sécurité. C’est lŕ le début d’un interminable feuilleton. Initialement prévu pour six ans, le chantier va en durer seize et coűter 750 millions d’euros. Il oppose successivement le groupe LVMH aux anciens propriétaires, puis ŕ des associations de riverains ou de défense du patrimoine. La copie sera revue ŕ l’infini pour aboutir ŕ ce qu’il est aujourd’hui, avec un palace, un magasin de grand luxe mais aussi des bureaux, des logements sociaux et une crčche.» LE MONDE, 18/22 06 2021
TATE MODERN LONDON
YAYON KUSAMA: INFINITY MIRROR ROOMS
London, through 12 06 2022
PALAZZO DUCALE VENEZIA
VENETIA 1600 NASCITE E RINASCITE
Venezia, through 25 03 2022
SWCAC SHENZHEN
GAETANO PESCE: NOBODY’S PERFECT
Shenzhen, through 27 02 2022
MAXXI ROMA
AMAZÔNIA SEBASTIĂO SALGADO (L. Wanick)
Roma through 22 02 2022
NEUE NATIONAL GALERIE BERLIN
ALEXANDER CALDER, MINIMAL MAXIMAL
Berlin, through 13 02 2022
PUNTA DELLA DOGANA VENEZIA
BRUCE NAUMAN CONTRAPPOSTO STUDIES (C. Basualdo, C. Bourgeois)
Venezia. through 09 01 2022
LANGENLOIS
EXPANSION AT LOISIUM HOTEL BY STEVEN HOLL
Langenlois, 06 2021
LOS ANGELES
ACADEMY MUSEUM OF MOTION PICTURE BY RENZO PIANO
Los Angeles since 10 2021
BERLIN
“The Neue Nationalgalerie in Berlin is making an impressive return to the international museum scene. After years of renovation behind closed doors, the iconic building by Ludwig Mies van der Rohe (1886-1969) was reopened with a ceremony on Saturday. The architect created the striking building made of glass and steel at the end of the 1960s as a museum for the art of the 20th century.
The team of British star architect David Chipperfield renovated the museum to the ground from 2016 onwards and repaired it for 140 million euros. "Our job was to reinvigorate the spirit of the building," said Chipperfield. The renovation work remains invisible “as long as we don't make a mistake”.
Berlin's Governing Mayor Michael Müller (SPD) recalled the historical dimension of the building. Shortly after the Wall was built, the Neue Nationalgalerie stood in the west of Berlin “with the transparent facade for new beginnings and progress, avant-garde and modernity, openness and internationality”.
The Neue Nationalgalerie opens to the public on this Sunday with three exhibitions. With “The Art of Society 1900-1945”, a permanent exhibition with key works from the Nationalgalerie's collection of around 1,800 works will attract visitors until July 2023.
In the main hall are in the exhibition “Alexander Calder. Minimal / Maximal ”works by the American sculptor can be seen until February 13th. Calder (1898-1976) is also connected to the building through his work "Tętes et Queue" from 1965, which was erected for the opening of the Mies building and can be found again on the terrace of the museum.
With “Rosa Barba. In a Perpetual Now “is the third exhibition dedicated to the Berlin-based artist. She also chose a reference to the architecture for the arrangement. The steel construction is based on the floor plan of Mies van der Rohe's Brick country house”. BERLINER ZEITUNG 21 08 2021
LOS ANGELES
“As a shrine to the Oscars and, more important, a tribute to the movies,
the new Academy Museum’s is at its best when it sidesteps the obvious.
Renzo Piano never implemented his full LACMA plan. His Academy Museum gave him
another shot at this corner of L.A.
The rutted road to long-awaited premiere was marked by behind-the-scenes infighting, financial woes, ousted leaders and a racial reckoning.” LOS ANEGELES TIME 21 09 2021
ROMA
“La messa in opera di una polifera al di sotto del livello stradale ci offrě l’occasione per studiare il
Pantheon augusteo , scoprendo che aveva la medesima planimetria di quello di Adriano, verso il quale guarda. Il diametro di 41 mt coincide inoltre con quello del terzo muro del sepolcro imperiale. (…) Le due strutture sono strettamente collegate . Distano mezzo miglio romano, 739 mt,. Lungo il percorso predisposto tre il 29 e il 9 a.C furono edificati anche l’Ara Pacis e la Meridiana.
Ne risultň una direttrice sacra. (…) L’ocolus aperto sul Patheon misurava 9 mt, come la cupola del Mausoleo. I raggi del sole penetravano al suo interno circa 15’ prima del mezzogiorno solare, perché l’edificio č orientato di 4° verso ovest. Da qui Augusto, percorrendo mezzo miglio, aveva 16’di tempo per raggiungere il Mausoleo, orientato sull’asse nord-sud, e vedere il sole entrare sulla sua tomba. (…) Il progetto
Urbis et Civitas, con capofila Francesco Cellini” prevede che il Mausoleo si raccordi con il livello della cittŕ moderna: un imponente invaso scenderŕ cosě verso la piazza antica, attraverso due scalinate, dalle chiese di San Rocco e di San Carlo”. Il MANIFESTO, 23 01 2021
MKM DUISBURG
EXTENSION BY HERZOG&DE MEURON
Duisburg, since 09 21
PALAZZO DELLA RAGIONE BERGAMO
ERNESTO NETO MENTRE LA VITA CI RESPIRA
Bergamo through 26 09 2021
PINACOTECA AGNELLI
LE COBUSIER (C. Chironi
Torino, 27 04 - 05 09 2021
NEUE NATIONALGALERIE BERLIN
REFURBISHMENT BY DAVID CHIPPERFIELD
Berlin, 22 08 2021
LVMH PARIS
REFURBISHMENT BY SANAA
Paris, since 06 21
KOUDOUGOU
INSTITUTE OF TECHNOLOGY by KĖRĖ ARCHITECTURE
Koudougou 06 21
MFAH HOUSTON
MUSEUM ADDITION BY STEVEN HOLL
Houston since 2021
TRIENNALE MILANO
SAUL STEIBERG
Milano 15 10 2021 -13 03 2022
VENEZIA
PONTE DI RIALTO RENOVATION
Venice, 09 2021
MOSUL
“In Iraq,
UNESCO started in 2021 the Phase 2 of the project “Job Creation through Technical and Vocational Education System Strengthening & Labour Market Linkages ” aiming to help creating sustainable jobs in a country where unemployment rates are high, and more than half of unemployed people are young people. Based on the results of the ‘Reforming TVET in Iraq’ project phase 1, the phase 2 will strengthen the Ministry of Education and its Directorates and the Ministry of Higher Education and Scientific Research systems for managing the quality of Technical and Vocational Education to ensure increased employment of graduates, better labour market alignment and the active participations of the Private sector”. https://en.unesco.org/baghdad/tvetII
NEW YORK
“Xavier Salamon si č dovuto misurare con una collezione illustre, al centro dei riti e delle tradizioni cari al beau monde newyorkese (in precedenza un palazzo residenziale di stile eclettico rinascimentale costruito tra la V Avenue e la 71th Street nel 1914, ndr).
Decide di trasferire la collezione da una sontuosa residenza della Gilded Age in un contenitore inatteso: la ‘scatola brutalista’ di Marcel Breuer nata per ospitare il Whitney Museum” nel 1966 (successivamente 2015 trasferitosi in una nuova architettura disegnata da Renzo Piano al 99 Gansevoort Street, ndr).” L’allestimento “fa rimare le pareti graffiate di quell’elegante monolite con le superfici gibbose dei Rembrandt, con gli spalti intatti del Cinquecento fiorentino” e a detta dello steso Salamon, č stato realizzato a partire “
da una ‘cappella’ per il San Francesco di Giovanni Bellini che volevamo associata ad una delle celebri finestre del museo”: il tema del quadro č la luce!”. (la ‘cappella’ č un stanza con soffitto a cassettoni, pavimento a piastrelle, muri tutti in cemento, la finestra č rettangolare a tutto spessore con vetratura in diagonale verso Bellini, ndr). “Non abbiamo voluto introdurre colori estranei alla gamma dei bianchi e grigi, cosě predominanti: in maniera analoga ci siamo prefissati di rispettare i materiali originali”. Il MANIFESTO, 04 04 2021
VENICE
“Although the exhibition
17th International Architecture Biennale” had been planned before the coronavirus swept the world,
Sarkis”, a Lebanese architect and dean of architecture at the Massachusetts Institute of Technology, said that it spoke to a series of longstanding global issues — climate change, mass migration, political polarization and increasing social, economic and racial inequalities — that had contributed to the virus’s global spread. (…) Visitors expecting to see room after room of displays using the traditional language of architecture — scale models, prototypes and drawings — had come to the wrong place. Instead, many featured projects were more like conceptual flights of fancy than plans for built environments: There were whimsicalbird cages, a bust of Nefertiti made in beeswax and a chunky oak table designed to host an interspecies conference.
There were projects that would have been at home in a school science fair”, like proposals to feed the world with microalgae or to explore the relationship between nature and technology using a robotic arm (..)The issue of coexistence between people and other life-forms was also explored.” THE NEW YORK TIMES, 02 06 2021
ARLES
LUMA ARLES BY FRANK O. GEHRY
Arles, 26 06 2021
THE MUSEUM OF ART, KŌCHI
KENZO KUMA
Kōchi, trough 26 09 2021
KÖLN
BAN EDUCATIONAL LANDSCAPE BY GERNOT SCHULZ
Köln 06 2021
TATE MODERN LONDON
YAYON KUSAMA: INFINITY MIRROR ROOMS
London, untill 12 06 2022
PUNTA DELLA DOGANA VENEZIA
BRUCE NAUMAN (C. Basualdo, C. Bourgeois)
Venezia. through 9 January 2022
PALAZZO DELLA RAGIONE BERGAMO
ERNESTO NETO MENTRE LA VITA CI RESPIRA
Bergamo through 26 09 2021
PINACOTECA AGNELLI
LE COBUSIER (C. Chironi)
Torino, 27 04 - 05 09 2021
NEUENATIONAL GALERIE BERLIN
REFURBISHMENT BY DAVID CHIPPERFIELD
Berlin, 22 08 2021
LONDON
“The
Japanese artist Yayon Kusama turns her visual hallucinations into a flaring and dimming clockwork universe” (…) In her larger, the walk-through Infinity Mirrored Room – Filled with the Brilliance of Life, little hanging lights glow and dim as they cycle through their programmed sequence of colour changes. My cheapo garden fairy lights do that too, even when I don’t want them to. As well as mirrors and a walkway, reflecting pools of water redouble the confusion. The mechanics of Kusama’s looking-glass theatres snag me, but not in particularly interesting ways”. THE GUARDIAN, 17 05 2021
MATOSINHOS
“«
L’ Escola de Porto č caratterizzata- disse Siza- dalla correttezza e dall’uniformitŕ». Se il Salzarismo era stato una sorta di postmodernismo precoce, si comprende quanto il miesiano less is more era una ventata di aria fresca. (…) Dal desiderio di scoprire una modernidade portoguesa, la ricerca di Souto de Mura detterŕ alcune semplici regole: «omettere č piů importante che proporre, limare e rasare č piů importante che disegnare, la semplicitŕ piů importante del complesso»”.
IL MANIFESTO, 14 06 2020
NEW YORK
“Few art works sold in the past few years have drawn as much attention as
“Comedian” by the Italian artist
Maurizio Cattelan, in part because, despite its price and ironic humor, it is at its heart a banana that one tapes to a wall. (…) Now the work’s aesthetic merit is being reinforced by the
Guggenheim Museum in Manhattan, which is accepting it into its collection as an anonymous donation. (…) In fact, “Comedian,” as sold, does not include a banana or tape. What one buys is a “certificate of authenticity,” a surprisingly detailed, 14-page list of instructions, with diagrams, on how the banana should be installed and displayed. (…) “Of all the works I have to confront, this is probably one of the simplest,” Ms. Stringari said. “It’s duct tape and a banana,” she added”. THE NEW YORK TIMES, 18 09 2020
MILANO
“Un campus metropolitano di 35 mila mq con pareti trasparenti. Con un parco aperto fino a tarda ora” e un centro sportivo disponibile alla cittŕ.
“un’anima tecnologica con aule che comunicano con l’esterno attraverso app e QR code (…) un complesso avveniristico da 150 milioni di euro con sedie che costano fino 1500 euro. «Alcuni edifici storici milanesi sono caratterizzati da cortili e portici – sottolineano
Sejima e Nirishizawa- Questi elementi sono stati introdotti nel progetto, consentendo l’integrazione tra gli edifici dell’universitŕ e il parco». Il tutto perň, reinterpretato con lo stile inconfondibile dei Sanaa: edifici curvi e linee morbide”. LA REPUBBLICA, 25 11 2019
CAMERI
"Abbattere l’ex filatura Bossi di Cameri non č la soluzione secondo il maestro
Lodovico Meneghetti, che contribuě a progettarla. I lavori realizzati nel 1968-69 furono gli ultimi a firma dello studio di architetti associati (
Vittorio Gregotti, Giotto Stoppino), morto nel 2011. I tre professionisti fondarono il primo studio a Novara nel ’53 per poi trasferirsi a Milano". LA STAMPA, 03 06 2020
NEW YORK
FRICK COLLECTION AT FRICK MADISON
New York, since April 2021
ENTEBBE
OPENING EMERGENCY HOSPITAL by RENZO PIANO
Entebbe, 22 04 2021
MAUSOLEO DI AUGUSTO ROMA
INAUGURATION OF THE FIRST STEP OF RESTAURATION
Roma 01 03 2021
MOSUL
REVIVE THE SPIRIT OF MOSUL BY UNESCO
Mosul 01 202
SHANGHAI
WEST BOUND MUSEUM BY DAVID CHIPPERFIELD
Shanghai, 10 2019
HAMBURGER BAHNHOF
FOR JOSEPH BEUYS IT ALL STARTS FROM LANGUAGE
Hamburg, through 19.09.2021
CENTRE POMPIDOU
LA DATION FRANÇOIS MORELLET
Paris 09 06 – 11 08 2021
PARQUE DEL RETIRO, PALACIO DE CRISTAL
PEP AGUT
Madrid, 22 04- 29 08 2021
SFMOMA
OFF THE WALL
San Francisco, 06 03- 22 08 2021
BERLINO
Una ripida scalinata conduce alla nuova mostra permanente nel Museo Ebraico. Le lettere latine ed ebraiche vengono proiettate sui gradini e queste vengono combinate per creare nomi di luoghi sempre nuovi: Worms, Speyer, Hannover, Berlino. E questo ti porta effettivamente all'argomento, alla prospettiva di questo spettacolo: la storia degli ebrei in Germania, il loro presente, in un ambiente che non č ebraico. Una vita ebraica nella diaspora che spesso č una vita in due parti, un'identitŕ in due parti. Č una storia di attrazione e repulsione che viene raccontata qui, cosě come di persecuzioni e violenze ancora e ancora.
La mostra segue la cronologia, dagli inizi attraverso il movimento di emancipazione dell'Illuminismo e il suo fallimento fino ai giorni nostri. Ma questo č rotto ancora e ancora. Attraverso la spettacolare sound room, ad esempio, in cui si puň ascoltare musica ebraica da colonne di metallo e in stanze create da fili metallici: sonagli di Purim, canti nuziali. Dalla sala dello Shabbat, divisa a metŕ, in cui si sentono i rumori del traffico e lo squillo dei cellulari, e in una stanza in cui tutto tace.
La sala “Catastrofe” č il cuore della nuova mostra. La tua spina dorsale. E soprattutto le bandiere di carta bianca alte un metro su cui sono elencate le 962 ordinanze emanate contro gli ebrei dal 1933 in poi.
La nuova mostra osa essere piů presente, č dedicata al periodo successivo al 1945. Il focus č sulla riparazione, il rapporto con Israele e l'immigrazione degli ebrei di lingua russa. BERLINER ZEITUNG, 18 08 2020
PARMA
“
Tra passato e presente scatta il cortocircuito. E la sfida per il visitatore č cercare
Fornasetti (1913-1988) mimetizzato tra i tesori della Galleria Nazionale (…) Se negli anni ’50 la ricerca di arte aveva giŕ messo d’accordo arte e mercato in una idea di design democratico, significa che il suo guizzo anticipň la cultura democratica della factory statunitense.
Dunque pop prima del pop”. LA REPUBBLICA, 13 06 2020
NEW YORK
“With the passing of
Milton Glaser on Friday, his 91st birthday, New York lost a favorite son. Over seven decades, he produced an uncountable quantity of high-impact graphic imagery: first at Push Pin Studios, the countercultural and politically engaged design firm he established with Seymour Chwast and others; later at New York magazine, which he co-founded; and then as an independent designer whose experience never hardened into a signature style. Mr. Glaser’s designs could be amusing, even outright comic, but his wit and invention were undergirded by a profound seriousness about the history of art and the power of design. Here we’ve collected some highlights from his epically eclectic oeuvre, where Dürer mingled with Duchamp, Islamic ornament with African textiles — all with a vibrancy that was unmistakably New York.
I❤️ NY Concept Sketch, 1976 In the back of a taxi, Mr. Glaser scrawled a preliminary sketch for a new civic logo on the outside of a torn envelope, its four characters not yet resolved into its familiar square. THE NEW YORK TIMES, 30 06 2020
PHILADELPHIA
“Museum curators are promoting the view that conspicuous consumption is bad for the planet, that luxury items exclude those who can’t afford them, and that designers need to acknowledge differently shaped and differently abled bodies. Current shows are meant to provoke conversation, not admiration”. NEW YORK TIMES 21 2020
GUGGENHEIM BILBAO
OLAFURN ELIASSON: IN REAL LIFE
Bilbao, through 04 04 2021
METROPOLITAN MUSEUM NEW YORK
MAKING THE MET 1870-2020
New York, 29 08 2020 – 03 01 2021
PILOTTA PARMA
FORNASETTI THEATRUM MUNDI
Parma, 03 06 2020- 14 02 2021
WASHINGTON DC THE REACH
EXPANSION AT THE KENNEDY CENTER by STEVEN HOLL
Washington Dc 2019
PALAZZO DELLA RAGIONE BERGAMO
DANIEL BUREN PER BERGAMO
Bergamo through 01 11 2020
BERN KUNSTHALLE
P. MCARTHUR, “KUNSTHALLE_GUESTS GAESTE.NETZ.5456”
Bern 15 08-04 10 2020
CENTRO PORTUGÉSE DE ARQUITECTURA, MATOSINHOS
SOUTO DE MOURA, PROJECTOS, OBRAS
Motosinhos, through 06 09 2020
BERLIN JUEDISCHES MUSEUM
JÜDISCHE GESCHICHTE UND GEGENWART IN DEUTSCHLAND
Berlin 23 08 2020 (riopening)
NEW YORK
As Mr. Serra says, “If you’re are dealing with abstract art,
you have to deal with the work in and of itself and its inherent properties. The focus is mainly on mass, weight, material, gravity and so on.”
https://www.nytimes.com/2019/08/28/arts/design/richard-serra-gagosian-sculpture.html
GENOVA
INAUGURATION NEW BRIDGE BY RENZO PIANO
Genova, 03 08 2020
MILAN
BOCCONI UNIVERSITY BY SANAA
Milan 11 2019
MILANO
FURLA MILANO BY DAVID CHIPPERFIELD
Milan 16 10 2020
TRIENNALE DI MILANO
ENZO MARI IS ENZO MARI (H. Obrist)
Milano 17 10 2020 - 12 10 2021
CENTRO DE ARTE REINA SOFIA
MONDRIAN Y DE STIJL (H. Janssen)
Madrid 11 11 2020 - 01 03 2021SCUDERIE DEL QUIRINALE
RAFFAELLO(M.Faietti, M.Lanfrancon)
Roma, 05 03 – 20 06 2020
SERPENTINE PAVILLON
COUNTERSPACE
London, 11 06 2020 - 11 10 2020
BIENNALE DI VENEZIA
17. ESPOSIZIONE DI ARCHITETTURA
HOW WILL WE LIVE TOGETHER?
(H. Sarkis) Venezia, 22 04 2021 - 21 11 2021
MOMA
JUDD(A. Temkin and others)New York, on line, New York through 01 09 2021
ROMA
Dal grattacielo Pirelli di Milano alla Scuola di matematica de la Sapienza a Roma fino alla Concattedrale di Taranto, i grandi magazzini De Bijenkoef di Eindhoven, il Denver Art Museum e lIistituto di cultura italiano a Stoccolma. Senza scordare i tanti oggetti di design da lui concepiti: poltrone, sedie maniglie, ed anche sanitari. Il Maxxi celebra il genio italiano dell'architettura Gio Ponti. E lo fa con una mostra dal profilo internazionale esposta alla Galleria 5 del Museo nazionale delle arti e dell'ar-chitettura del XXI secolo di Roma. LA REPUBBLICA, 26 11 2019
VENEZIA
Alla presentazione via streaming da Boston (prima che l’apertura fosse riprogrammata al 29 Agosto) , Sarkis, Dean of the School of Architecture and Planning del MIT aveva dichiarato:
«abbiamo bisogno di un nuovo contratto spaziale, in un contesto caratterizzato da divergenze politiche sempre piů ampie e da disuguaglianze economiche sempre maggiori,
chiediamo agli architetti di immaginare spazi nei quali vivere generosamente insieme». L’interrogativo del titolo “How will we live together?” propone la questione in termini problematici. La mostra organizzata in cinque “scale” presenterŕ progetti «che spaziano dall’analitico al concettuale , dallo sperimentale al collaudato e all’ampiamente diffuso». Cfr. LA REPUBBLICA, 28 02 2020
VARANASI
E’ in corso un progetto di
sventramenti urbani destinati a riconvertire un intero quartiere di Varanasi. Una spianata demolisce un labirinto di strade, negozi, abitazioni, moschee per produrre una relazione inedita del Tempio D’Oro di Kashi Vishwaunath con tre ghat, le scalinate che portano i fedeli hindu al lavacro del Gange. Dichiarato dal Modi come liberazione del dio Shiva,
ha suscitato non solo la paura della comunitŕ islamica e le difficoltŕ degli abitanti costretti a traslocare, ma anche il disagio di alcuni intellettuali hindu che vedevano in quel intreccio di strade e di abitanti un tratto distintivo del centro di Varanasi. Sembra un progetto politico di affermazione hindu, che forse nasconde una vasta speculazione edilizia. Cfr. LA REPUBBLICA, 18 01 2020
NEW YORK
La monografica di Judd “si presenta come il
primo vernissage ‘di peso’ dopo la conclusione del rinnovo del MoMA elaborato da Scofidio+Renfro (…) deve essere sembrata impresa di non poco conto allo staff curatoriale del MoMA che si č proposto di dedicare a Judd un’iniziativa ambiziosa per ripercorrerne l’ouvre sull’arco intero della sua attivitŕ”. Tanto piů che, come č noto, Judd aveva contestato il sistema museo americano e “non aveva risparmiato neppure la ressa di visitatori”. Aperta il 12 Marzo e chiusa il 19, offre oggi nelle quattro sale deserte “
l’esperienza desolata di una flanerie ‘da remoto’ negli ambienti bianchi del MoMA un’inattesa verifica ermeneutica”. IL MANIFESTO 5 Aprile 2020
NEW YORK
“Countryside, The Future will explore radical changes in the rural, remote, and wild territories collectively identified here as “countryside,” or the 98% of the Earth’s surface not occupied by cities” https://www.guggenheim.org/exhibition/countryside
“Mentre ribolle l’intensa attivitŕ edificatoria dei suoi architetti e ingegneri, OMA,
Rem Koolhas, con la sua think-tank AMO ha voluto avvicinare le aree collocate ai margini o lontane dalle cittŕ (…)
distaccandosi dalla sua ricerca teorica e progettuale precedente, dalla cultura dello shopping alle infrastrutture urbane (…) cosa č diventato e cosa sarŕ
il regno dimenticato della natura nelle maglie del neo liberismo (…)
La macchina AMO funziona come
organizzazione mediatica della siamese OMA che all’interno della domanda di mercato č sempre pronta a formulare la migliore offerta” IL MANIFESTO ALIAS 13 03 2022
GUGGENHEIM MUSEUM NEW YORKAMO/REM KOOLHAAS:COUNTRYSIDE, THE FUTURENew York, on line 20 02 2020-14 08 2020
MAXXI
GIO PONTI: AMARE L'ARCHITETTURA
Roma, through 27 09 2020
PHILADELPHIA MUSEUM OF ARTS
DESIGNS FOR DIFFERENT FUTURES
(K.B.Hiesinger)
Philadelphia, on line 22 10 2019 - 08 03 2020
GAGOSIAN NEW YORKRICHARD SERRA: REVERSE CURVENew York, on line 17 09 2019-01 02 2020
MUSÉE DE LOUVRE
LEONARDO DA VINCI (V.Delieuvin, L. Frank)
Paris, 24 10 2019- 24 02 2020
MOMA
EXPANSION (Arch. D. Scofidio+Renfro) REOPENINGNew York 21 10 2019
MOCA SAN FRANCISCO
OPEN HOUSE: GALA PORRAS-KIM (G. Porras-Kim, B. Barcena)San Francisco, 17 10 2019-11 05 2020
DUBLIN
Exploring
MoLI (say it out loud, and think of
Molly Bloom is the idea) ahead of its opening, there are plenty of things to spark. An immersive audio visual installation, A Riverrun of Language,
presents Irish writing from the earliest times, through recorded readings and projections. Dear Dirty Dublin maps Joyce’s city through sculpture and film, and a series of temporary exhibitions will focus on individual writers, starting with Kate O’Brien, curated by her grand-niece, actress Kathy Rose O’Brien.
THE IRISH TIME, Fri, Oct 4, 2019
NEW YORK
“At any given moment, there will be something new to see.” This is the promise made by director Glenn D. Lowry when
MoMA reopens with an expanded campus in October 2019.
Designed by architects
Diller Scofidio + Renfro in collaboration with Gensler, the expansion will feature additions including the David Geffen Wing; the Marie-Josée and Henry Kravis Studio for performance, process, and time-based art; the Paula and James Crown Platform, an innovative educational space; and free street-level galleries to better connect the Museum to New York City. All told,
exhibition space will increase by 30 percent, allowing for more of the collection to be shown at any one time. “The real value of this expansion is not just more space, but space that allows us to rethink the experience of art in the Museum,” Lowry explained. The expansion has not just been imagined in terms of square footage or gallery space, but as an expansion in ways of thinking.
https://www.moma.org/interactives/moma_through_time/2010 /moma-reopens/
MoMA’s Art Treasure, No Longer Buried
The riches of the collection extend to its inaugural exhibitions. Give the curators an A+ for effort — and wait. This is just the beginning.
By Roberta Smith
NEW YORK TIMES OCT 17, 2019
MoMA Reopening: Everything You Need to Know
Monday: MoMA is bigger and more demanding. It's also more fun, says our art critic:
Azi Paybarah
NEW YORK TIMES OCT 21, 2019
SAN FRANCISCO
MOCA will begin this new exhibition series with
Open House: Elliott Hundley. Multimedia artist Elliott Hundley will explore the architecture and origins of collage, exploring how the visual and material logic of this technique has informed artists in MOCA’s collection, as well as his own practice.
Open House: Elliott Hundley is organized by Elliott Hundley and Bryan Barcena, Assistant Curator and Manager of Publications, with Karlyn Olvido, Curatorial Assistant, The Museum of Contemporary Art, Los Angeles.
The second iteration of this exhibition series will be
Open House: Gala Porras-Kim. Gala Porras-Kim’s practice explores how the history of art is built from remnants and fragments of information from the past. More specifically, she explores how our indexes or records are often flawed or willfully misdirected, and how these gaps and lapses in human knowledge have supported colonialist endeavors and global inequality.
https://www.moca.org/exhibition/open-house-elliott-hundley
PARIS
L'exposition (
CENTRE POMPIDOU) explore la situation des réfugiés et des exilés installés dans un camp situé aux abords de la ville de Calais, surnommé la
« Jungle », avant son démantčlement en octobre 2016. Et ce, ŕ travers trois approches : celle de l’artiste
Bruno Serralongue et son projet documentaire Calais (2006-2018), les clichés de l’Agence France Presse diffusés par les médias, et les témoignages des anciens habitants de la « Jungle ».
Conçue comme une expérience et une approche comparative, elle permet d'interroger les différentes fonctions de l’image, ses rôles et ses statuts.
https://www.centrepompidou.fr/fr/lib/Expositions
BERLINO
"Mezzo milione di tedeschi e austriaci scapparono dal nazismo. La Germania li ricorda con un
omaggio ai geni in fuga. (...) E cosě la capitale che piů di ogni altra č abituata a mostrare al mondo le cicatrici del Novecento, Berlino, ha deciso di dedicare finalmente un museo a questo importante pezzo di storia. (...) Entro il 2025 i terreni intorno alla
Anhalter Bahnhof la vecchia stazione sud di Berlino da cui partivano i treni per l'estero ma anche per Auschwitz, ospiterŕ 4.000 mq di video e documenti." LA REPUBBLICA 13 05 2019
VENEZIA
"L'artista si č fatto un po' cronista del presente e intorno alla Biennale si respira un clima millenaristico. A tener banco sono le nuove paventate apocalissi: quelle per mare dei migranti, quella generata dal surriscaldamento climatico e quelle innescabili da totalitarismi sanguinari che innalzano muri e provocano esili. I 70 artisti invitati alla mostra
May You live in Interesting Times, circa 20 nord americani e molti afro-asiatici, presentano quasi tutti un'opera ai Giardini (parte A) e una seconda all'Arsenale (parte B). La divisione tra lato A e lato B non č chiara; dipende anche dalla dimensione delle opere: č la prima volta che viene sperimentata. All'Arsenale sembra che Rugoff voglia negare lo spazio allestendo le opere intorno a grandi pannelli di legno che impediscono di vedere la prospettiva."
CORRIERE DELLA SERA 07 05 2019
GERMANY
"A break with traditional ideas and old ways of life, and a new way of thinking in art, architecture, education and society: when Walter Gropius founded the Bauhaus in 1919, he established a school of design which still inspires today. In keeping with its motto "Thinking the World Anew", the Bauhaus Association 2019 will join regional, national and international partners in facilitating a rediscovery of the Bauhaus heritage and its present and future significance. The
Centenary programme 100 years of bauhaus provides the framework." www.bauhaus100.com
"Il
Bauhaus, che č giŕ celebrato negli annunci del festival come "sperimentale, poliedrico, transnazionale, radicalmente contemporaneo" e "interdisciplinare", č diventato un elemento nazionale di grande significato" FRANKFURTE ALLGEMEINE 14 01 2019
DOHA
"Un caravanserraglio moderno": Cosě il suo progettista,
Jean Nouvel, definisce il nuovo
National Museum of Qatar a Doha (guidato da due sceicche, ndr), che ha tradotto in uno spazio espositivo le misteriose e affascinanti concrezioni di una
rosa del deserto, che si estende su un'impressionante superficie di oltre 52.000 metri quadri.
L'interno, si presenta composto da incastri di dischi, con pavimenti in cemento levigato color sabbia e pareti rivestite con un intonaco tradizionale che imita la pietra. Il nuovo museo č immerso in un parco caratterizzato dalla scarsa vegetazione ispirata al paesaggio desertico, da un giardino con piante aromatiche e da una laguna artificiale lunga 900 metri, introdotta da 114 fontane scolpite.
LA REPUBBLICA 28 03 2019
ABU DABHI
Siglato da
Jean Nouvel, il
Louvre Abu Dhabi (il marchio Louvre č costato 500+750 milioni di dollari, ndr) č appoggiato sotto una cupola a nido d'ape, che ripropongono forme geometriche in stile arabico. Una rete di corridoi e canali attira le acque del Golfo Persico al suo interno. La combinazione del tutto crea fasci di luce che attraversa-no il tetto fino a colpire le superfici delle bianche pareti, creando riflessi che danzano sopra e attraverso l'edificio. "Ho immaginato il tutto come una
metafora del cielo, una cosmografia del cosmo. Non volevo tanta luce, giusto un po', per creare un effetto pioggia"."Non siamo un museo europeo. Questo č un luogo da dove guardare il mondo com'č visto da Abu Dhabi", ha detto il direttore Jean-Luc Martinez (...) il dialogo tra culture č il tema ricorrente (...) anche per le religioni. LA REPUBBLICA 07 11 2017
CENTRE POMPIDOU
CALAIS. TÉMOIGNER DE LA « JUNGLE »Paris, 16 10 2019-24 02 2020
GRONINGER MUSEUM
THE WORLD OF ALESSANDRO MENDINIGroninger, 12 10 2019- 05 05 2020
MoLI DUBLING
OPENINGDUBLIN 21 09 2019
CENTRE POMPIDOU
GALERIES DU 20E SIČCLEParis, 22 05 2019-24 02 2020
SERPENTINE PAVILLON
JUNYA ISHIGAMI
(H.U. Obrist)
London, 21 06 - 06 10 2019
100 YEARS OF BAUHAUS
VISIONARY SPACES. KANDINSKY, MONDRIAN, LISSITZKY AND THE ABSTRACT-CONSTRUCTIVIST AVANT-GARDE IN DRESDEN 1919 - 1932
Albertinum, Staatliche Kunstsammlungen
Dresden 02 03 2019 - 02 06 2019
BAUHAUS I DOCUMENTA. VISION UND MARKE
Neue Galerie
Kassel 24 05 2019 - 08 09 2019
BAUHAUS IMAGINISTA
INTERNATIONAL EXHIBITION AND RESEARCH PROJECT
Weltweit 01 01 2018 - 12 01 2020
Haus der Kulturen der Welt
Berlin 15 03 2019 - 10 06 2019
KOCHY
"
Post the Kerala Floods, help has been pouring in for the State from all quarters, and relief activities are still on. To chip in with its bit, the
Kochi Biennale Foundation has organised an exhibition titled
Art Rises for Kerala in the city." "On January 18, these works will be up for auction, in collaboration with a leading auction house from Mumbai. The works of artists featured in the auction include veterans from Indian art such as Amrita Sher-Gil, and also contemporary ones like Anish Kapoor (...). International artists such as Francesco Clemente and Robert Montgomery will also be part of this initiative." THE TIMES OF INDIA Jan 5, 2019
PALMA DE MALLORCA
"Quiero que todo quede como esté después de mí en el momento en que yo desaparezca". (
Joan Miró) Los dos estudios del pintor en Mallorca abren mańana al público después de una rehabilitación que ha vuelto a colocar cada objeto e incluso las gotas de pintura ahí donde el artista los dejó. El Departamento de Colecciones ubicó, gracias a filmaciones y fotografías de la época,
todos los objetos, que, según el inventario, suman casi 4.000 piezas. De esta forma, se ha podido reconstruir fielmente, sin concesiones al artificio, el espacio original de los setenta, la época de máxima ebullición de Miró, y acometer su relectura."
EL PAĚS 15 DIC 2018
MESTRE
La stazione di servizio Agip di Bazzera (Mestre) progettata da
Costantino Dardi nel 1971, prevedeva un cubo espositore di teli pubblicitari. "Poi volarono sulle auto ferme per fare benzina. E rimase cosě com'č, nudo telaio", incosapevolmente divenuto vicino ad un'opera di Sol LeWitt. Come poi, un cubo metallico sia divenuto "un punto di riferimento per migliaia di automibilisti e camionisti in viaggio o 'ci vediamo al cubo' di molti giovani" lascia intendere che l'essenzialitŕ minimalista resiste almeno per differenza, come orientamento. "Per questo, il solo fatto che l'Eni abbia ipotizzato di sostituirlo ha provocato le reazioni della cittŕ. Camionisti alleati con architetti." da LA REPUBBLICA 28 OTTOBRE 2018
GERMANIA
"L'assenza di esseri umani, lungo la cortina di ferro, nella 'Striscia della morte', allora presidiata da un doppio muro, dal filo spinato e dalle mine antiuomo (aveva lasciato spazio, ndr) a miriadi di uccelli, roditori insetti e piante." Questo processo, osservato a suo tempo da K. Frebel e G. Berwing, ai due lati della Striscia, consentě agli stessi, una volta caduto il muro, di proporre la trasformazione "della '
Striscia della morte' in una 'Striscia verde'". "Oggi č ancora un progetto a macchia di leopardo in fieri". da LA REPUBBLICA 13 SETTEMBRE 2018
LAGOS
"
Nigeria's urban hub hustles with creativity.
Fine art is flourishing with a brash disposition.
Art X Lagos was living up to its reputation as a happening. Not just collectors, but the hip, the curious, the Instagram crown, thronged West Africa's principal
fair in November. Lagosians - who are proud of their "hustle", a mix of effort, immagination and brush optimism - will turn any challenge into enterprise. Commerce, music and fashion have long thrived amid the chaos." THE NEW YORK TIMES INTERNATIONAL EDITION, 09-10 02 2019
MOCA SAN FRANCISCO
OPEN HOUSE: ELLIOTT HUNDLEY San Francisco, 14 04-16 09 2019
BIENNALE DI VENEZIA
58. ESPOSIZIONE DI ARTE
"MAY YOU LIVE IN INTERESTING TIMES"
(R. Rugoff)
Venezia, 11 05 - 24 11 2019
GUGGENHEIM ABU DHABI
(Arch. F. Gehry)
OPENING 2022
NATIONAL MUSEUM OF KATAR
(Arch. J. Nouvel)
OPENING
Doha, 27 03 2019
MOMA
THE VALUE OF GOOD DESIGN
(J. Kinchin)
New York 10 02 2019 - 15 06 2019
TATE MODERN
ARTIST ROOMS: JENNY HOLZER
London 23 07 2018 - 07 07 2019
KOCHI BIENNALE FOUNDATION
ART RISES FOR KERALA
(A. Dube)
Kochi, 12 12 2018 - 29 03 2019
J. PAUL GETTY MUSEUM
ROYAL ACADEMY OF ARTS
THE RENAISSANCE NUDE
Los Angeles, 30 10 2018 - 27 01 2019
London, 03 03 - 02 06 2019
YINCHUAN
"Come č stata accolta questa
biennale dal pubblico cinese? C'č stato stupore. Invece che artistar, per la prima volta convivono artisti mongoli, tibetani, africani e altri appartenenti a minoranze indiane. Un rifiuto dell'universalismo proclamato dalle biennali che importano l'occidente ovunque (Marco Scotini)" LA REPUBBLICA 29 07 18
IRAQ
Il ponte piů vecchio del mondo, eretto 4mila anni or sono nell'antica cittŕ sumera di Girsu č in prossimitŕ dell'odierna Tello, nell'antica Mesopotamia, oggi Iraq. Riscoperto soltanto nel 1929, adesso verrŕ restaurato con iniziativa dell'"Iraq Emergency Heritage" (finanziata dal British Museum) che mira a fare del ponte "un potente simbolo di rinascita" (Sebastien Rey, archeologo del museo di Londra).
LA REPUBBLICA 04 APRILE 2018
JORDAN
"UNESCO on Tuesday launched the second phase of the project "
SIQ STABILITY - Mitigation of Immediate Hazards in the Siq of
Petra" at the National Library Department, in cooperation with the Italian embassy. From 2012 to 2015, UNESCO Amman engaged with national authorities in the first phase of the Italian-funded project "SIQ STABILITY - Sustainable Monitoring Techniques for Assessing Instability of Slopes in the Siq of Petra". JORDAN TIMES JAN 20,2018
Si tratta di "un'operazione per mettere in sicurezza il canyon, lungo piů di un chilometro e profondo anche 70 metri, dal pericolo di frane, che permette di accedere a Petra, l'antica capitale dei nabatei. Una equipe con il coordinamento tecnico di Giuseppe Delmonaco,
coinvolge geologi, alpinisti esperti di consolidamento, diretti da Elio Orlandi,
rocciatori giordani e beduini locali, impegnati nel check-in, monitoraggio, pulizia dei detriti e ancoraggio dei massi a piů grande rischio" da LA REPUBBLICA 28 MARZO 2018
BANGLA DESH
"The
world's largest refugee camp, a temporary home to nearly people that sprawls precariously across barren hills in southeastern Bangladesh, faces a looming disaster as early as April when the first storms of the monsoon season hit, aid workers warn. The
Rohingya camp - known officially as the
Kutupalong-Balukhali settlements - is the most urgent example of the new calamities that come with the global refugee crisis: a huge influx of desperate people fleeing war or persecution, only to face natural disaster in an ecologically fragile area potentially made more precarious by climate change." THE NEW YORK TIMES MARCH 14, 2018
INDIA
"Uttar Pradesh Minister B. Singh Aulakh today lashed out at Former Minister A. Kahn for saying the
Taj Mahal will be "destroyed" like Babri Masjid "was demolished with dynamite", and accused him of making such statements to create tension between two communities. (…) BJP MLA S. Som had said that it was "unfortunate" that the person who built Taj Mahal found a place in history. "I guarantee that history will be changed," Som had added, while calling Mughal emperors "traitors". (…) Taking a different line on this issue, Y. Adityanath UP chief minister told reporters: "The fact to be remembered is that Taj Mahal is the pride of India. The sweat and blood of artisans and labourers in India went into its making. It is a symbol of their hard work which needs to be respected": calling Taj Mahal "a world class monument". THE TIMES OF INDIA OCT 20
CIVIC CENTER LAGOS
ART X 2018
Lagos, 03 - 04 11 2018
HANGAR BICOCCA MILANO
MARIO MERTZ
Milano, 25 10 2018 - 24 02 2019
MOMA
COSTANTIN BRANCUSI SCULPTURE
(P. Pobocha)
New York, 22 07 2018 - 18 02 2019
MOMA
TOWARD A CONCRET UTOPIA:
ARCHITECTURE IN YUGOSLAVIA,
1948-1980
New York, 15 07 2018 - 13 01 2019
MBAA BESANÇON
TRANSFORMATION (Arch. A. Scarenello)
REOPENING
Besançon 28 12 2018
F.H.E.L., ATELIERS DES CAPUCINS
HENRY MOORE
(J.L. Prat, C. Alandete, S. Barassi, E. Morin)
Landernau, Brest, 10 06 - 04 11 2018
MUSEUM FRIEDER BURDA
JAMES TURRELL
THE SUBSTANCE OF LIGHT
Baden Baden, 09 06 - 28 10 2018
MOCA, YINCHUAN
STARTING FROM THE DESERT.
ECOLOGIES ON THE EDGE
(M. Scotini)
Yinchuan, 09 06 - 19 09 2018
VENEZIA
"Le sale dove i nove Procuratori di San Marco, per conto del Doge, hanno guidato la Serenissima e i suoi sestieri, per la prima volta, in otto secoli, saranno aperte e visitabili.
Le Procuratie Vecchie, giŕ restaurate da Jacopo Sansovino nel 1500, saranno ristrutturate entro il 2020 dall'archistar inglese David Chipperfield. (Secondo la visione della proprietŕ, ndr) saranno la casa di Human Safety Net, progetto "di mutuo soccorso alle persone"." LA REPUBBLICA 05 10 2017
TORINO
Dal 30 settembre (primo giorno di apertura al pubblico con un maxi-spettacolo, il Big Bang come č stato battezzato, che durerŕ fino al 14 ottobre) le
Officine Grandi Riparazioni cambiano definitivamente pelle: da maestosa cattedrale industriale, dove una volta si riparavano treni e vagoni, a incubatore di nuove tecnologie e nuovi linguaggi." IL CORRIERE DELLA SERA, 29 SETTEMBRE 2017
AFGANISTHAN
"Des ruines des
monastčres bouddhistes de Mes Aynak, littéralement " Cuivre et source d'eau " (Ier sičcle av. J.-C. - VIIe sičcle apr. J.-C.), il ne restera rien. Les moines s'étaient installés sur un trésor : probablement la deuxičme réserve mondiale de cuivre, dont l'exploitation a été confiée ŕ la Chine par les Afghans. Roland Besenval : " Le site bouddhique d'Aynak est emblématique", son démantčlement constituerait une perte équivalente " ŕ la destruction des bouddhas de Bamiyan" par les talibans en 2001.Face ŕ cette perspective, le gouvernement afghan décida de repousser l’exploitation du cuivre pour permettre la mise en place d’une campagne de fouilles." LE MONDE 05 07 2017
VICENZA
"Il
Museo Palladio produce conoscenza attraverso la ricerca e la redistribuisce a tutti: ha sede nell'unico palazzo di cui Palladio potč osservare l'intera costruzione e anche la decorazione." LA REPUBBLICA 18 06 2017
VENEZIA
"L’
Agenzia Magnum celebra in Italia i 70 anni della Fondazione con le mostre “Robert Capa. Retrospective” a Bassano del Grappa e “Werner Bischof. Fotografie 1934-1954” a Venezia. (…) il primo ne č stato il fondatore nel 1947 con Cartier Bresson, Rodger, Seymur e Vandivert; il secondo membro fin dal 1949." IL MANIFESTO 24 SETTEMBRE 2017
BERLIN
After seven years of construction (the renovation costs spiraled from an estimated 239 million euros to 400 million), the
Staatsoper is finally preparing to reopen its doors on the historic Boulevard Unter den Linden, at least temporarily (The season begins on Sept. 30 with a concert outside the opera house and continues on Oct. 3 with a new production of Schumann's "Szenen aus Goethes Faust," to be conducted by the music director,
Daniel Barenboim, and staged by the current general director, Jürgen Flimm … the house reopens permanently on Dec. 7). THE NEW YORK TIME, 03 SEPT. 2017
BIENNALE DI VENEZIA
16. ESPOSIZIONE DI ARCHITETTURA
"FREE SPACE"
(Y. Farrell, S. McNamara)
Venezia, 26 05 - 25 11 2018
CENTRO REINA SOFIA MADRID
RETHINKING GUERNICA HISTORIC AND CONFLICT IN 20th CENTURY
New website
PAC MILANO
IL TERRITORIO DELL'ARCHITETTURA
GREGOTTI e ASSOCIATI 1953_2017
Milano, 20 12 2017 - 11 02 2018
FUNDACIÓ MIES VAN DER ROHE
BARCELONA
"MIES VAN DER ROHE. BARCELONA 1929"
Barcelona, presentation 19 12 2017
PALAZZO BARBARANO, VICENZA
PALLADIO MUSEUM
Vicenza, permanent exhibition
ABU DHABI LOUVRE
(Arch. J. Nouvel)
OPENING
Abu Dhabi, 11 11 2017
TATE MODERN LONDON
HYUNDAI COMMISSION: SUPERFLEX: ONE TWO THREE SWING!
London, 03 10 2017 - 02 04 2018
MOSUL
"Since the east was cleared of militants with relatively little destruction,
a sense of normalcy has been reclaimed there, with civilians returning, schools and shops reopening - including a liquor store - and traffic clogging the streets. In the west, though, whole neighborhoods have been flattened, and hundreds of thousands of civilians now live in camps that have sprouted in the barren landscapes surrounding the city." NEW YORK TIMES, JUNE 18, 2017
HONG KONG
"Thousands of mourners marched through the heart of Hong Kong in a candlelight
vigil for Chinese Nobel peace prize laureate Liu Xiaobo (…)The vigil ended at Beijing's main presence in Hong Kong, an imposing skyscraper topped with a black glass sphere, where a makeshift memorial had been built. Black and white portraits of Liu were surrounded by white chrysanthemums, a symbol of mourning in Chinese culture. "
THE GUARDIAN 16 07 2017
MÜNSTER
"A total of some 30 new artistic productions will be on display all over the city space of Münster, covering
the spec-trum between sculpture and performative art in the urban space. (Meanwhile, ndr) the traces and ghosts of the past editions have become an important additional site-specific condition for all involved.For the first time in its history, the Skulptur Projekte will broaden its radius beyond the city borders and will cooperate with another city (…)
Marl chosen (because, ndr) for its different identity after World War II: reconstruction and continuity in
Münster, radical new beginning in Marl. PRESS CONFERENCE 09 06 2017
PARIS
"Focusing on archaeology, architecture, immaterial heritage, and contemporary art,
this unprecedented exhibition of Institut de Monde Arab is highlighting the cultural and artistic richness of the Islamic communities in sub-Saharan Africa." www.imarabe.org
NAPOLI
Il Teatro Massimo presenta (09-15 04 2017) Electra by Richard Strauss con una riedizione di
Anselm Kiefer's sceno-graphy (2003), la corte di un 'palazzo' di quattro piani costruito con containers decorati in gesso e aggettante balco-nate dove si muovono gli interpreti. L'ESPRESSO 02 04 2017
ATHENS
"
The project of restore Parthenon, beginning in 2014 and scheduled in 2020, is now trying to expect for when the scaffoldings will be no more essential. Working progress includes many different branch of knowledge, from archeology to marble's technology (even about effects of pollution) and handmade competences, to handling and framework engineering meanwhile visitors access." EKATIMERINY 02 07
STAATSOPERA, BERLIN
REOPENING
Berlin, 03 10 2017
OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI, TORINO
NUOVO CENTRO CULTURALE
Torino dal 30 09 2017
TRE OCI VENEZIA
WERNER BISCHOV.FOTOGRAFIE 1934-54
(M. Bischovs)
Venezia, 22 09 2017 - 25 02 2018
HANGAR BICOCCA MILANO
LUCIO FONTANA AMBIENTI
(M. Pugliese)
Milano, 21 09 2017 - 25 02 2018
PS1
YOUNG ARCHITECTS PROGRAM 2017
New York, ongoing from June 29
MoMA
FRANK LLOYD WRIGHT AT 150: UNPACKING THE ARCHIVE
New York, June 12-October 1, 2017
MÜNSTER SCULPTURE PROJECT 2017
(curator MARIANNE WAGNER)
Münster, June 10-October 1, 2017
FONDATION BEYLER, BASEL
WOLFANG TILLMANS
Basel, 28 05 - 01 10 2017
BIENNALE DI VENEZIA
57. ESPOSIZIONE D'ARTE "VIVA ARTE VIVA"
(C. Macel)
Venezia, 13 05 - 26 11 2017
PARIS
"Cinq boules et quelques remous
Le centre cultuel et culturel russe a été inauguré dans un contexte crispée" LE MONDE 25 OCTOBRE 2016
“
Centre Pompidou machine á voyager dans l'espace-temps L'institution culturelle, qui fęte le 31 janvier ses
40 ans, a permis á Paris de rattraper son retard artistique, tout en inventant un modčle interdisciplinaire ouvert sur le monde." LE MONDE, 22 JANVIER 2017
L'ANTICO
“Un tetto per l’
Arena , un pavimento per il
Colosseo (…) Il monumento per l’Italia č diventata un pręt-ŕ-porter.” IL CORRIERE DELLA SERA 1 FEBBRAIO 2017
“Il
Partenone č il simbolo della democrazia, La ministra greca della cultura spiega il senso del no alla concessione dell’Acropoli alle sfilate di moda." IL MANIFESTO 19 FEBBRAIO 2017
ATHENS&KASSEL
"
Documenta 14 will be the first time that the exhibition will be hosted in
two cities, Athens and Kassel. The selection of Athens amid its growing economic and political troubles was intentional, said the exhibition’s artistic director, Adam Szymczyk. “
Athens seemed to be the place where contradictions meet: ‘the cradle of civilization’ affected by crisis and debt, its citizens enduring a lasting uncertainty as to their future,” Mr. Szymczyk said." THE NEW YORK TIMES, JUNE 8 2015
VENEZIA
57. Esposizione Internazionale d’Arte 2017.
Christine Macel: "L'arte č sempre arte anche se non si vende." LA REPUBBLICA 7 FEBBRAIO 2017
“Il Cda della Biennale si č riunito lunedě 16 gennaio e, su proposta del Presidente Paolo Baratta, ha deliberato di affidare la curatela della
16. Mostra Internazionale di Architettura del 2018 a
Yvonne Farrell e Shelley McNamara." http://www.labiennale.org/it/architettura/news/17-01.html
LONDON
SERPENTINE PAVILION 2017 A group of architects have been invited to submit designs for selection, marking a new approach to the annual commission. The selection will be made by Yana Peel and Hans Ulrich Obrist together with a new Pavilion advisory group that includes Richard Rogers and David Adjaye. http://www.serpentinegalleries.org/sites/default/files/press-releases/serpentine_galleries_forward_programme_2017-18_final.pdf
WITTEMBERG
LUTHER UND DIE DEUTSCHEN
(W. Smerling)
Wittemberg, 04 05 - 05 11 2017
INSTITUTE DE MONDE ARABE PARIS
THE ISLAMIC TREASURES OF AFRICA:
FROM TIMBUKTU TO ZANZIBAR
Paris, 14 04 - 30 07 2017
DOCUMENTA 14
LEARNING FROM ATHENS" (Artistic Director ADAM SZYMCZYK )
Athens, 8.4 - 16. 7. 2017
Kassel, 10.6 - 17.9. 2017
PALAIS DE TOKYO PARIS
LE LITTLE PALAIS PAR WILFRID ALMENDRA
Paris, from 02 04 2017
GUGGENHEIM MUSEUM NEW YORK
DOUG WHEELER: PSAD SYNTHETIC DESERT
New York, 23 03 - 02 08 2017
MONUMENTA GRAND PALAIS
BIENTÔUT EXPO JARDINES
Paris, 15 Mars-24 Julliet
BERKELEY ART MUSEUM
HIPPIE MODERNISM: THE STRUGGLE FOR UTOPIA
Berkeley, March 8- May 21